L’accordo raggiunto a gennaio con il Bologna ha ancora un valore: ora la scelta deve farla l’attaccante
INVIATO A CASTELVOLTURNO – E’ un battito di ali, e ci sta, perché nulla è per sempre e bisognerà guardare oltre, pensare che un bel giorno, anche i cicli più felici e duraturi avranno fine: trentuno anni per Callejon, trentuno anche per Mertens (che intanto ha scoperto una nuova dimensione), ma intanto vuol dire che il tempo è passato e andrà fronteggiata non solo l’età ma anche il pericolo che la clausola (quella per il belga), sottragga un’opzione. Si chiamano, tecnicamente, marcature preventive: ed è per questo, e non solo, che a gennaio il Verdi (26 a luglio), un talento smodato, due piedi incantevoli, una versatilità utile per potergli chiedere di fare il trequartista Calciomercato Napoli, la lista di Giuntoli (l’ultimo un nome nuovo) Bologna, qualcosa in più della classica stretta di mano, ha ancora un senso, il resto deve farlo il calciatore, scegliendo e stavolta senza ripensamenti.
PRIMA OPZIONE – Simone Verdi, in quest’elenco, resta la primissima scelta, lui con Federico Chiesa (21 a ottobre), blindato dalla famiglia Della Valle ma sempre amabile ossessione di Aurelio De Laurentiis: però vanno registrati passi di (ri)avvicinamento sull’enfant-prodige del Bologna, un desiderio del Napoli che non è mutato, una qualità tecnica assoluta che viene ritenuta patrimonio per l’arricchimento. Cinque mesi fa, in quella tormentata sessione di mercato, si arrivò a scrivere tutto sulla contrattualistica: 20 milioni più due di bonus al Bologna, quinquennale al tornante, chiaramente a scalare, partendo da 1,8. Si ripartirà da qui, nel caso però stavolta ci sia il gradimento di Verdi, che non dipenderà esclusivamente dalla presenza di Sarri in panchina.
VIDEO: Guarda i gol di Verdi
From: Corriere Dello Sport.