Il colpo di scena a poche ore dall’incontro che il
rappresentante di Sarri avrebbe avuto oggi con De Laurentiis per
discutere il rinnovo o la separazione. Nel salone degli uffici
romani del produttore, dove sono esposte le tre coppe vinte dal suo
Napoli, s’è affacciato ieri sera Ancelotti. Uno dei
più grandi allenatori al mondo, l’unico in grado di
sostituire – in campo e nel cuore della gente – l’uomo che ha
riacceso i sogni di Napoli.
C’è da definire la chiusura del rapporto con Sarri
prima di poter eventualmente annunciare l’inizio
dell’era Ancelotti, un allenatore che ha vinto in Italia,
Spagna, Francia, Inghilterra e Germania e ha alzato al cielo tre
volte la Champions League, compresa la Decima con il Real Madrid;
un professionista che ha lavorato con i migliori al mondo, a
cominciare dal Pallone d’oro Cristiano Ronaldo. Carlo era
fermo da mesi, dopo il divorzio dal Bayern Monaco aveva valutato
proposte dalla Premier League e respinto quella della Nazionale. Ha
scelto di vivere in Italia e De Laurentiis gli ha proposto questo
percorso, una novità per chi ha lavorato in top club
mondiali.
Ecco il punto: quale piano tecnico potrebbe offrire il presidente
di un club attento ai bilanci a un allenatore che allena da sempre
i più forti e i più pagati? De Laurentiis aveva
chiaramente escluso in colloqui indiretti con Sarri la
possibilità di avvicinarsi a top player milionari, ad
esempio l’esterno Sané del City indicato dal tecnico
toscano in un pranzo a metà gennaio. Ma il progetto con
Ancelotti è speciale e dunque meriterebbe un particolare
riguardo sotto l’aspetto economico dal club che ha
evidentemente l’intenzione di riappropriarsi della scena
europea dopo quanto è accaduto in questa stagione, con le
rinunce prima alla Champions e poi alla Europa League. Ci saranno
da investire parte delle quote per la qualificazione in Coppa e i
ricavi delle cessioni. L’idea è riproporre – con
uomini e prospettive differenti – lo scenario di cinque anni fa,
quando De Laurentiis chiuse il rapporto con Mazzarri (anche lui
arrivato secondo e in Champions) e si affidò a Benitez,
fresco vincitore dell’Europa League con il Chelsea. Una mossa
che riuscì ad attirare giocatori di buon profilo
internazionale e ciò potrebbe accadere anche in questa
estate.
From: Il Mattino.