Estate 2008, masse di tifosi del Bari in vacanza nel Mediterraneo cantavano a squarciagola sulle note di Viola Valentino: «Comprala, la Bari è in vendita». A distanza di 10 estati il tormentone sembra essere cambiato, perché per comprare «La Bari» si sono presentati addirittura in 11. Praticamente una squadra di calcio in perfetto numero. E a spuntarla è stato il gruppo della Filmauro di Aurelio De Laurentiis. Non solo esponenti di cordate locali, ma anche fondi stranieri e appartenenti al mondo del pallone. Su tutti due nomi spiccano sugli altri, quelli di Lotito e quello di De Laurentiis. Se il presidente della Lazio è già noto per una doppia proprietà (dispone di alcune quote della Salernitana in serie B), per il patron azzurro è la prima volta assoluta. «Ho scelto De Laurentiis per la solidità e la competitività che ha dimostrato alla guida del Napoli», ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro della conferenza stampa con la quale ha annunciato la nuova presidenza del Bari.
LA TRATTATIVA
Ad occuparsi dell’aspetto legale si è mosso l’avvocato Mattia Grassani che nei giorni scorsi è stato avvistato nel capoluogo pugliese alle prese con pratiche e carte da leggere, firmare e prontamente consegnare. Il tutto per presentarsi in tempo utile alla scadenza del termine fissato dal sindaco di Bari Decaro, ovvero quello delle ore 12 di ieri. E nella serata di ieri è arrivato l’annuncio ufficiale: «Il nuovo Bari sarà affidato a De Laurentiis», e il patron azzurro ascolta in diretta grazie al telefono dell’avvocato Grassani e fissa anche l’appuntamento per la conferenza stampa di oggi alle ore 12 nella quale insieme al sindaco si presenterà alla piazza. «È il candidato con il quale ho litigato di più, ma De Laurentiis ha preso l’impegno di riportare il Bari in alto per la città e il Sud del quale è un grande tifoso».
LA GIORNATA
Durante una conferenza stampa del pomeriggio di ieri, il primo cittadino di Bari aveva detto scherzando che non fumava da quando era diventato papà, un modo per stemperare la tensione e far capire ugualmente la delicatezza della situazione. Nella camera di consiglio con il sindaco, Davide Pellegrino, direttore generale del Comune, Pompeo Colacicco, direttore della ripartizione urbanistica del Comune, Giuseppe Ninni, direttore della ripartizione ragioneria del Comune, Domenico Costantino, accademico dell’Università di Bari, e Roberto Maffei, dentista ed ex capo ultrà della curva nord del Bari. «Il presidente De Laurentiis si era mostrato interessato all’acquisto del Bari fin dal 23 luglio, praticamente da subito», ha spiegato ieri l’avvocato Grassani. «Ma prima di fare proclami voleva che a parlare fossero le carte. Il fattore competitivo della città e della piazza sono stati decisivi per la sue decisione». Il primo step: versare i 150 mila euro per l’iscrizione dalla serie D (entro il 6 agosto).
IL PROGETTO
Il nome della Filmauro, e quindi quello di Aurelio De Laurentiis, hanno rapidamente scavalcato la graduatoria per la commissione, tanto è vero che nella mattinata di ieri si parlava di vera e propria pole position per il patron del Napoli. L’idea di De Laurentiis, sarebbe quella di ripartire dalla serie D (anche se c’è l’articolo 49 per il quale il Bari potrebbe essere ripescato in serie C per meriti sportivi e bacino di utenza) con una club di tradizione che possa rappresentare allo stesso tempo un ulteriore polo per il Sud oltre a Napoli. Dallo stadio (De Laurentiis si farà carico della manutenzione ordinaria), al settore giovanile alla squadra femminile, la nuova proprietà è pronta ad affrontare ogni tema legato al Bari. Ora ci sarà da ridisegnare l’assetto societario e quello tecnico anche se alla panchina della squadra pugliese sarebbe già stato accostato il nome di Edy Reja, allenatore che proprio sotto la gestione De Laurentiis a Napoli è stato protagonista del doppio salto degli azzurri dalla serie C alla serie A.
From: Il Mattino.