WOLFSBURG Coinvolto, positivo, determinato: un altro giocatore in tutto e per tutto. Maksimovic con Ancelotti è tornato se stesso. Il nuovo allenatore lo ha rilanciato dopo le difficoltà con Sarri: appena 16 presenze in un anno e mezzo di Napoli e poi il passaggio in prestito per sei mesi allo Spartak Mosca. Adesso il difensore serbo ha ritrovato fiducia e stimoli, il nuovo tecnico lo considera alla pari degli altri centrali e contro il Borussia Dortmund la sua risposta è stata molto convincente. Nessun errore, chiusure puntuali, buone qualità di palleggio e in più il gol di testa da calcio d’angolo di Verdi che sicuramente non guasta.
Il vero acquisto è proprio Maksimovic: De Laurentiis s’impegnò con un maxi investimento due anni fa per strapparlo al Torino, 25 milioni per assicurarsi un difensore centrale ambitissimo in tutt’Europa. Ora è arrivato il momento per poter dimostrare il proprio valore e nell’amichevole di San Gallo contro il Borussia Dortmund non ha perso l’occasione. Questione di fiducia ma anche di un modo di difendere leggermente diverso: con Ancelotti la linea è un po’ più bassa e come riferimento non c’è più solo la palla, come con Sarri, ma anche l’uomo. Meccanismi affinati nella seconda amichevole internazionale degli azzurri dopo le numerosissime incertezze nel primo test contro il Liverpool chiuso con ben 5 gol al passivo, frutto anche di un avvio-choc di partita .
Tutti utili e funzionali al progetto, tutti impiegati più o meno allo stesso modo tra campionato, Champions League e coppa Italia. Questa la filosofia condivisa in pieno tra la società e Ancelotti, uno dei punti messi subiti in chiaro tra De Laurentiis e il nuovo allenatore, dopo le “incomprensioni” con Sarri su un argomento evidentemente tabù per l’ex tecnico azzurro. Ed ecco che ora oltre alla coppia centrale super collaudata composta da Albiol e Koulibaly, ce ne è un’altra altrettanto affidabile formata da Maksimovic e Chiriches. Già, perché oltre al centrale serbo nell’amichevole contro il Borussia Dortmund ha fatto un figurone anche il rumeno ritenuto incedibile dal club azzurro nonostante le richieste. Buona l’intesa tra i due, tempi giusti d’intervento e capacità d’impostare. Con Chiriches provato nel finale anche sulla fascia destra. Ancelotti con le sue squadre ha sempre segnato tanto ma difendendo bene alla stessa maniera: una questione di equilibrio da perfezionare in questi giorni di allenamento qui in ritiro in Germania e nell’amichevole con il Wolfsburg prima dell’esame in campionato contro la Lazio all’Olimpico.
Da metabolizzare le differenze rispetto al passato, innanzitutto la linea a quattro dovrà abituarsi a difendere un po’ più bassa e non più quasi all’altezza del centrocampo come con Sarri. E poi andranno assimilati altri movimenti che presentano delle differenze rispetto al passato quando c’è da recuperare sugli attaccanti lanciati verso la porta. Il tempo è sicuramente alleato del nuovo allenatore che in questa prima fase di lavoro ha avuto già il grande merito di ripescare Maksimovic e rilanciare un capitale tecnico ed economico del Napoli: il serbo ha ritrovato il sorriso sia negli allenamenti che in partita e rappresenta un’arma in più per gli azzurri per le sue doti difensive e la sua capacità di colpire quando avanza in attacco sulle palle inattive.
From: Il Mattino.