Il nuovo Napoli di Carlo Ancelotti parte dalla «vecchia» difesa azzurra. E accanto al senatore Raul Albiol non potrà mancare Kalidou Koulibaly. Nonostante le tantissime voci di mercato sul suo conto, con i grandi club pronti all’offerta importante, il franco-senegalese è rimasto in azzurro per essere leader in una stagione che vuole conferme dopo le grandi annate vissute con Sarri. «Sono molto cresciuto in questi anni a Napoli. Ho avuto la fortuna di diventare papà mentre ero qui, è un bel periodo della mia vita. Spero di potermi prendermi ancora tante soddisfazioni in questa bella città. All’inizio ho avuto un po’ di problemi col cibo, ho preso un po’ di chili perché qui si mangia benissimo», ha scherzato il difensore. «Ma l’accoglienza di tutti è stata piacevole, un po’ come in Senegal, e quando esco in città con la mia famiglia mi sento sempre a casa. Razzismo? Non lo dico perché vivo qui, ma a Napoli non ho mai avuto problemi per il colore della mia pelle. Ci hanno sempre aiutato tutti, mio figlio sta benissimo insieme agli altri bambini della sua scuola. Questa città è il miglior posto per combattere il razzismo. È un tema globale, tocca le persone di colore così come i cori contro il Vesuvio. Anche Lorenzo (Insigne ndr) viene fischiato in giro per l’Italia e mi dispiace per i napoletani come per lui. È un simbolo del Napoli come della nazionale».
From: Il Mattino.