Quelli che aspettano. E che sanno che, con Ancelotti, la speranza
non è l’ultima a morire. Anzi. Due sole partite da
titolare su nove, tra campionato e Champions. Una sola partita
giocata da cima a fondo: con il Parma, nel turno infrasettimanale
di serie A. Per Diawara il minutaggio è quello della
riserva, ma le ambizioni sono quelle del top player. Domani lui ha
prenotato un posto in prima fila: ieri, nella seduta del mattino
è stato tra i più impegnati, con Carletto che lo ha
schierato titolare in due formazioni su tre provate sul campo di
Castel Volturno. Un segnale? Possibile. Intanto domani saranno
circa 30mila gli spettatori al San Paolo.
L’ATTESA
Diawara è regista vero, non ha bisogno di lezioni speciali
per poter recitare la parte del playmaker. Ha davanti a sé
Hamsik ma è chiaro che deve arrivare anche il suo momento:
sa di dover recitare la parte del gregario, ma fino ad adesso ha
giocato solo 199 minuti. Nelle due da titolare, è stato
prima sistemato in 4-3-3 (con Zielinski e Allan) e poi in un 4-4-2
(con Allan al suo fianco). Non è detto che domani col
Sassuolo Ancelotti possa cambiare assetto, passando al 4-3-3
peraltro andato in onda, con successo, per un lungo tratto del
match con il Liverpool. Ipotesi, certo. Ma Diawara è uno
degli uomini d’oro di De Laurentiis. Ma anche Ancelotti ha
grande stima per il centrocampista. Tant’è che
nell’estate 2017, quando era ancora bavarese, aveva provato a
strapparlo al Napoli. Il club azzurro lo considerava incedibile e
Carletto virò su Tolisso del Lione.
LE DIFFERENZE
Diawara con Sarri doveva fare possesso e palleggiare. Con
Ancelotti, invece, quel che conta è la profondità. Ha
21 anni ed è l’età in cui c’è il tempo
per imparare. È stato a lungo l’alter ego di Jorginho,
ora lo è di Hamsik. Domani con il Sassuolo sa di avere una
buona possibilità di scendere in campo dal primo
minuto.
Anche perché Hamsik riposerà dopo aver giocato 70
minuti con la Juventus e più di 80 con il Liverpool (la sua
prestazione migliore di questa avvio di stagione). Dunque tocca a
lui, a meno che Ancelotti non stupisca ancora una volta tutti.
Peraltro, nonostante il ruolo di panchinaro, è arrivata la
prima chiamata della sua nazionale: nella Guinea dovrebbe ritrovare
Keita, che è tornato in Inghilterra dopo la notte di
preoccupazione trascorsa al Cardarelli.
From: Il Mattino.