Dunque, cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia. Era quello che voleva provare Ancelotti a se stesso e a quelli della sua rosa. Dall’inizio ha schierato assieme i tre fino ad adesso meno impiegati, ovvero Diawara, Ounas e Verdi. La squadra risponde bene alla mutazione che non è genetica ma è solo nelle figure in mezzo al campo. Un po’ sprecone nel primo tempo il Napoli che dopo l’inizio a tutta velocità decide di gestire con un po’ di malizia. Soffre poi nella ripresa quando è Ospina a tirarlo fuori da un po’ di pasticci ma in generale, a parte qualche ripartenza, è un Napoli che appare solido, mai in balia dei rivali e sempre padrone di se stesso. Il gioco non sempre è brillante ma in domeniche del genere i tre punti sono la cosa che importa di più. E arrivano. Con pochi patemi.
From: Il Mattino.