Davide, l’erede di casa Ancelotti: il vice di Carlo che al
Ferraris ha commentato la vittoria sul Genoa. Di padre in figlio,
il marchio di famiglia. Ventinove anni, sta crescendo con gli
insegnamenti di papà, nel suo staff è già da
anni, cominciò nel 2012 da preparatore nelle giovanili del
Psg, entrò nello staff tecnico nel Real Madrid ricoprendo il
ruolo di preparatore atletico della prima squadra. Per la prima
volta vice lo è diventato durante l’esperienza in
Germania con il Bayern Monaco.
C’è feeling, una grande intesa tra padre e figlio. Una
coppia vincente sulla panchina a Napoli, Carlo e Davide, Ancelotti
padre e figlio. «I cambi? Li decidiamo insieme, anche se
ovviamente l’ok finale lo dà Carlo. Lo staff tecnico
analizza e fa le proposte. L’insidia maltempo è stata
una problematica in più, ma siamo stati maturi nel cambiare
modo di giocare e affrontando una squadra che sa metterci in
difficoltà», ha spiegato nel post partita del
Ferraris. Questo di Napoli è per lui l’esame di laurea
sul campo, da vice allenatore. Lui la laurea l’ha conseguita,
in Scienze Motorie all’Università di Parma, arricchita
da un master conseguito in Germania. «Essere vice di mio
padre è come essere vice di un altro allenatore. Faccio
quello che fanno gli altri vice, forse a volte gli dico qualcosa in
maniera più diretta», ha spiegato a Dazn nel fine
partita contro il Genoa scherzando sulla sua presenza in sala
stampa al posto di papà Carlo. «Anche lui ha bisogno
di un po’ di turnover, per questo ci sono io».
From: Il Mattino.