È andata in onda ieri su Dazn la seconda parte dell’intervista realizzata da Diletta Leotta a Carlo Ancelotti. E in questo frangente l’allenatore del Napoli si è soffermato su vari temi, dal campo alla vita quotidiana, perché da quando è approdato in azzurro, Ancelotti ha dimostrato di voler vivere al meglio la città. Innanzitutto ha voluto fare una battuta sul suo staff. «È giovane ma molto preparato. Uno giovane non ha l’esperienza ma ha la motivazione che quelli della mia età non hanno. Io ho esperienza ma ho meno volontà nell’apprendere perché pensi che le conoscenze che hai sono sufficienti. Lavorare con uno staff giovane è molto stimolante per tutti».
Poi Carletto si è soffermato sul rapporto che ha instaurato con la città di Napoli, una città che sembra piacergli proprio tanto. «Napoli è molto bella. Il clima è stupendo, ci sono delle panoramiche stupende. Poi hai il mare. Quando ero a Londra dicevo vorrei fare un week-end a Capri ma era difficile. Qui mi basta mezz’ora. Mi piacerebbe vivere qui altro tempo. Sono un uomo del nord, ma mi piace l’aria che si respira». A proposito di Napoli e delle tradizioni che contraddistinguono la città ed il suo legame con la squadra. «Mi piace O surdato nnammurato, ma non la canto. La canterò quando riusciremo a vincere qualcosa».
Per fantasticare un po’, Carlo Ancelotti si lancia anche nella scelta di un giocatore del passato che vorrebbe allenare in questo Napoli. «Difficile dirne uno. Porterei Van Basten o Zidane, ma potrei dire anche Pirlo, Kakà, Ronaldo. Non scelgo nessuno, mi tengo quelli che ho».
From: Il Mattino.