Una veloce chiacchierata tra Ancelotti e il gruppo azzurro ridotto
all’osso per l’assenza di ben 14 nazionali in giro per il
mondo: un’analisi dei gol subiti a Genova e delle situazioni di
attacco che non si sono concretizzate. La Sampdoria ha segnato tre
gol nei tre tiri nello specchio della porta, il Napoli invece non
ha sfruttato al meglio le sei palle gol create. Il ragionamento del
tecnico alla ripresa della preparazione prima dell’allenamento
è partito innanzitutto da questo dato della partita di
domenica sera al Ferraris per poi svilupparsi sugli altri aspetti
negativi della prestazione degli azzurri.
Un discorso più approfondito con la squadra è
rimandato alla prossima settimana, al ritorno a Castel Volturno di
tutti i nazionali, un ragionamento più ampio di Ancelotti
sull’approccio alle partite che non ha funzionato nelle prime
tre giornate di campionato e sull’aspetto psicologico da
migliorare per evitare altre false partenze e situazioni poi non
sempre semplici da ribaltare come avvenuto contro la Lazio e il
Milan. Il tecnico sottolineerà tutto ciò non
dovrà più ripetersi in futuro battendo più
sull’aspetto mentale che su quello tecnico-tattico. La
sensazione infatti è che Ancelotti andrà avanti con
la stessa filosofia di gioco e soprattutto che proseguirà
con il turnover, anzi lo accentuerà alla ripresa dopo la
sosta e in concomitanza dell’inizio della Champions League: gli
azzurri giocheranno sette partite in un mese, cinque di campionato
e le due europee a Belgrado con la Stella Rossa e al San Paolo
contro il Liverpool. Il primo vero e proprio ciclo terribile che
prevede ostacoli duri, uno su tutti la Juventus nella partitissima
del 29 settembre a Torino. Niente più titolarissimi, tutti
possono finire in panchina, oppure essere cambiati: a Genova non
hanno giocato Callejon e Hamsik e a fine primo tempo sono stati
sostituiti Insigne e Verdi.
From: Il Mattino.