Obiettivo finale, il Napoli a caccia stasera del pass a Bergamo contro l’Atalanta. Si parte dallo 0-0 dell’andata, gli azzurri centrare il traguardo devono vincere o pareggiare segnando almeno un gol. Gattuso è all’inseguimento della sua terza finale di finale di coppa Italia, dopo quella dell’anno scorso con il Napoli vinta con la Juve e quella del Milan nel 2018 persa con i bianconeri. Tecnico che ha ricevuto la fiducia del presidente De Laurentiis e la situazione è rimasta immutata dopo la sconfitta immeritata contro il Genoa, più serena rispetto alle ore seguenti al ko di Verona.
Ringhio a differenza dell’andata contro l’Atalanta quando propose la difesa a tre si affiderà al 4-3-3 anche perché nel reparto difensivo ha gli uomini contati: Koulibaly è indisponibile per la positività al Covid-19 (assente per lo stesso motivo anche Ghoulam) e Manolas si è infortunato alla caviglia contro il Genoa e dovrà restare fermo per un po’ di tempo fermo ai box. La coppia centrale verrà composta da Maksimovic, in difficoltà a Genova, e di Rrahmani che invece dopo l’esordio negativo contro il Verona ha dato segnali di ripresa domenica contro la formazione allenata da Ballardini. I due terzini saranno Di Lorenzo a destra e Hysaj a sinistra, in panchina è rimasto solo un altro difensore, il terzino sinistro Mario Rui: Gattuso ha convocato due giovani, Zedadka, terzino franco-algerino, 20 anni, rientrato dal prestito dalla Cavese e Davide Costanzo, difensore centrale classe 2002, un ragazzo di Frattamaggiore, dove è nato Insigne.
E il capitano azzurro ha postato ieri sul suo profilo instagram una foto con Costanzo con un messaggio di benvenuto: «Nati e cresciuti nella stessa via, benvenuto a bordo! Che sia la prima di tante». E c’è anche Cioffi, l’altro Primavera, esterno di attacco nato a Maddaloni che Gattuso fece esordire contro la Fiorentina. Torna in gruppo Fabian Ruiz, guarito dal Covid-19 che comincia in panchina: «Allenarmi con i compagni è tutta un’altra cosa», ha scritto sul suo profilo Twitter. A centrocampo giocheranno Elmas e Zielinski da interni e Bakayoko è favorito da playmaker su Demme.
Osimhen torna dal primo minuto, il centravanti nigeriano sta migliorando la sua condizione e potrà risultare la vera arma in più per Gattuso. E dopo la panchina iniziale a Genova torna dal primo minuto anche Insigne, fermo a 99 reti con il traguardo dei cento gol in maglia azzurra che finora gli è sfuggito con il rigore sbagliato a Reggio Emilia nella finale di Supercoppa contro la Juventus e con i due pali colpiti contro il Parma e il Genoa. Confermatissimo Lozano, il più in forma dell’attacco, il messicano sarà l’esterno destro del tridente. Cominciano in panchina Petagna e Politano. Mertens, intanto, prosegue la riabilitazione alla caviglia al centro Move to Cure di Anversa: dovrà restarci ancora più o meno sette, ritornerà la prossima settimana a Castel Volturno e andrà in panchina a Bergamo per la partita di campionato e sarà pronto per il ritorno con il Granada in Europa League. Il Napoli stasera alla ricerca del gol per passare ma con l’eventualità che se si dovesse finire 0-0 al novantesimo, si andrebbe si supplementari e eventualmente con lo stesso risultato ai rigori. E gli azzurri ieri mattina nella parte finale della rifinitura a Castel Volturno si sono allenati sui tiri dal dischetto.
«Non ci si arriva a giocare la Coppa Italia tutti gli anni. Già il traguardo della semifinale è importante, la finale sarebbe notevole», ha detto Gasperini, il tecnico dell’Atalanta, a Rai Sport e ha aggiunto. «Muriel e Zapata insieme come all’andata è una delle possibilità, ma sarà una partita completamente diversa: come un secondo tempo, dove ogni situazione va sfruttata al massimo e i margini di errore si assottigliano».