Contro il Milan è tornato a essere decisivo. David Ospina aveva saltato quattro partite di campionato e le due di Europa League contro il Granada per poi riprendersi il posto tra i pali della porta del Napoli già una settimana fa nella vittoria casalinga contro il Bologna. Con il Milan, poi, è stato protagonista. Perché gli azzurri non tenevano la porta imbattuta lontano dal Maradona addirittura da dicembre 2020 (Crotone-Napoli 0-4) e con le sue parate ha contribuito in maniera decisiva al raggiungimento dell’obiettivo.
In sua assenza Meret non ha certo sfigurato. Ma non è un mistero il fatto che tra i due, il colombiano vesta i panni del titolare, mentre ad Alex tocchi il più ingrato compito di riserva di lusso. In tal senso Gattuso è stato chiaro dal principio, perché per il suo ideale di gioco, i piedi più educati di Ospina erano perfetti per impostare l’azione dal basso. E alla luce di queto, infatti, il fuguro del portiere colombiano potrebbe essere strettamente collegato a quello dell’allenatore azzurro. Il contratto di Ospina con il Napoli ha come data di scadenza il 2022, ovvero tra due anni, ma qualora a giugno dovesse arrivare un allenatore più propenso ad affidare a Meret il ruolo di titolare, il colombiano si troverebbe davanti al bivio della scelta: restare per fare l’alternativa ad Alex, oppure scegliere di cambiare aria e cercare esperienze nuove. A 32 anni, infatti, Ospina potrebbe avere davanti ancora altri 2 o 3 anni di carriera a buoni livelli. Di sicuro da qui alla fine della stagione sarà lui a difendere in prima battuta la porta del Napoli, con l’obiettivo di contribuire in maniera attiva alla conquista del quarto posto che vorrebbe dire Champions. Poi sarà tempo di fare bilanci e decidere del futuro.