La sfida Sarri-Giampaolo è garanzia di spettacolo:
l’idea di calcio è praticamente la stessa e il tecnico
della Sampdoria è cresciuto avendo come riferimento proprio
l’allenatore azzurro. Il Napoli quest’anno è
riuscito a coniugare l’aspetto spettacolare del gioco alla
concretezza ed è stato questo il grande passo avanti
rispetto al passato: gli azzurri sono in testa alla classifica
perché hanno acquisito piena consapevolezza della propria
forza dopo anni condotti ai vertici. Un lavoro che parte da tempo e
ha come obiettivo lo scudetto.
«Lo scudetto? Ci crediamo, altrimenti che stiamo a fare qua?
Sono tre anni che ci proviamo, quando è iniziato un nuovo
progetto. L’importante è non mollare niente, lavorando
con umiltà. Il cammino è molto lungo», ha detto
Jorginho a Radio Kiss Kiss. L’italo-brasiliano sarà in
campo dal primo minuto insieme a tutti gli altri titolarissimi:
l’ultima partita del 2017 al San Paolo è da vincere
per riprendere il ritmo vincente anche a Fuorigrotta, dopo il ko
con la Juve e il pari con la Fiorentina, e soprattutto per restare
avanti a tutti in una giornata che prevede il posticipo serale tra
Juventus e Roma, oltre che la trasferta dell’Inter con il
Sassuolo.
Saranno in 50mila a spingere il Napoli, un altro pienone: la
risposta del pubblico in questo campionato è stata sempre
importante, una spinta che potrà essere decisiva nella sfida
contro la Samp che non attraversa un buon momento a livello di
risultati. Una lunga frenata dei blucerchiati dopo la vittoria
sulla Juve, il più pericoloso è Quagliarella, Zapata
è stato convocato ma andrà in panchina, in campo dal
primo minuto invece l’altro ex Strinic. Napoli che deve
confermare la crescita mostrata a Torino dove si sono riviste le
giocate offensive devastanti e i movimenti in verticale: il gioco
di Sarri, infatti, diventa incisivo quando la palla viaggia
velocemente e tutti si muovono con grande rapidità.
Gli azzurri troveranno un tipo di avversario diverso rispetto al
solito: la Sampdoria non se ne sta bassa solo a difendere ma gioca
il più alto possibile e cerca di fare la partita. E contro
una squadra meno arroccata rispetto a quelle che si presentano
solitamente al San Paolo potrebbero esserci più spazi per
Callejon e Mertens, i due attaccanti azzurri a caccia del gol dopo
sei partite di digiuno. Tutti e due non segnano in campionato quasi
da cinquanta giorni e cioè dal 3-1 al Sassuolo del 29
ottobre a Fuorigrotta. Si ricompone il tridente dei sogni, quello
con Lorenzo Insigne, già decisivo martedì scorso in
coppa Italia contro l’Udinese quando ha messo a segno la rete
decisiva del Napoli per la qualificazione ai quarti di
finale.
From: Il Mattino.