L’artista degli assist (71) cerca un finale da protagonista in azzurro in Coppa Italia e Champions. Poi Valencia o Siviglia per ricominciare
NAPOLI – Stanno scorrendo i titoli di coda: hanno solo allungato questa serie, che dura da sette anni, che però finirà, così senza rimpianti, certo con quel senso di disorientamento che s’avverte, quando tramonta una storia. E’ stato bello ed a tratti anche bellissimo, c’è stato un tempo lungo e sospeso in cui, oltre quella barriera invisibile dell’ultimo uomo (avversario) il Napoli sapeva di avere Josè Maria Callejon, a sua volta consapevole che lo avrebbero cercato e lo avrebbero trovato. Poi, fatalmente, s’è esaurita la magìa e ora che s’avvicina il suono della sirena, si passerà ai saluti.
SI ALLUNGA – Il contratto va in scadenza il 30 giugno, mancherebbe dunque soltanto un giorno, ma è cambiato (quasi) tutto, tranne l’epilogo di questa fusione: il Napoli e Callejon resteranno aggrappati l’uno all’altro sino all’ultimo secondo di questa stagione, che sta per ricominciare e dunque si protrarrà sino al termine dell’avventura in Champions. E’ quella la nuova frontiera, perché quando si ripartirà, il prmo atto verrà riservato alla Coppa Italia, il secondo al campionato e la conclusione verrà riservata al fascino di una manifestazione che rapisce chiunque, Callejon compreso, e che prevede (per ora) il ritorno dell’ottavo di finale al Camp Nou.
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