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L’ex medico della Nazionale: “Mi spiace che la sfida venga enfatizzata per cose non simpatiche”
TORINO – A Radio Marte, è intervenuto Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale. “Non è impossibile essere ricontagiati come nel caso di Verratti: se il contagio è stato lieve anche gli anticorpi saranno pochi, quindi è facile ricascarci ma chi ha una carica anticorpale più alta avrà una protezione maggiore. A livello calcistico viene tutto enfatizzato ma queste sono cose che possono capitare e purtroppo capitano giornalmente; non c’è uniformità nei comportamenti e, secondo me, il Sassuolo ha avuto un senso di responsabilità notevolissimo privandosi di giocatori importanti, ha giocato, inoltre, con altre società che non hanno adottato questo criterio. L’acquisizione della responsabilità è un problema loro ma servirebbe uniformità d’intenti: i protocolli non hanno avuto successo ma indicazioni specifiche servirebbero”.
“Mi spiace che Juventus-Napoli venga enfatizzata per cose non simpatiche, avrei preferito mille volte che la gara si disputasse nella gara prefissata. Pirlo e Gattuso sono due ragazzi che durante i ritiri in Nazionale stavano tantissimo insieme: Pirlo è serioso ma nella vita personale è estremamente scherzoso e simpatico, tra di loro giocavano spesso. Vederli ora seduti su due panchine che scottano dispiace, avrei preferito che non ci fosse questo fuoco dentro la partita. Il paradosso è che i protocolli non rispettano ciò che la legge dice: le aziende sanitarie sono titolari delle decisioni e nel momento in cui l’ASL di Napoli ha deciso che non si poteva giocare quella era la decisione ma, ad oggi, dopo tutto quello che è successo i protocolli non sono ancora cambiati. Per mesi e mesi ho criticato i protocolli subendo anche le ire di amici come il presidente della Federcalcio: i protocolli però erano desueti e non attuabili senza contare che oggi ancora non si modifica nulla, basterebbe poco”.