(Italiano) Da Osimhen a Raspadori e Simeone: le infinite strade dei gol azzurri


CONDIVIDI/SHARE

Sorry, this entry is only available in Italiano. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.

image

Le infinite strade del Napoli per arrivare al gol. Soluzioni molteplici, tutte efficaci: uno dei segreti degli azzurri di Spalletti in quest’avvio di stagione, sempre vincenti a settembre tra campionato e Champions League (5 successi in 5 partite), è rappresentato proprio dall’imprevedibilità offensiva, dalle tante chiavi usate per scardinare le difese avversaria.

E contro il Milan si è avuta l’ennesima dimostrazione della straordinaria forza del Napoli, insieme all’impenetrabilità difensiva con un Meret straordinario e una grande linea difensiva a partire da un super Mario Rui da terzino sinistro. Cinque le reti subite (come Juve, Lazio) e seconda migliore difesa alle spalle dell’Atalanta (finora già tre clean sheet in campionato) e in Champions una sola rete subita dal Liverpool e porta inviolata con i Rangers.

Al Meazza è stato decisivo Giovanni Simeone con un gol di testa, il Cholito ha protetto palla e avviato l’azione allargando sulla sinistra e impattando poi alla grande il cross perfetto di Mario Rui. Il quarto gol di testa del campionato ma arrivato con modalità diverse rispetto a quelle precedenti: Kvaratskhelia il gol al Bentegodi l’ha segnato di testa chiudendo sul lato opposto il cross perfetto dall’altra fascia di Lozano, Kim è stato implacabile due volte con lo stacco aereo da calcio d’angolo. E il Napoli con i due gol al Meazza è arrivato a quota 15 e ha il miglior attacco della serie A insieme all’Udinese. Migliore attacco anche del girone di Champions League con 7 reti in 2 partite.

La forza offensiva del Napoli sta anche nei marcatori diversi, 11 dall’inizio della stagione. Il bomber è Khvicha Kvaratskhelia con 4 gol, tutti in campionato. L’imprevedibilità del georgiano è una delle armi in più del Napoli, la sua capacità d’inventarsi il gol con magistrali giocate individuali, come in occasione della doppietta al Monza. Poi Zielinski e Politano, tutti e due a quota 3 che sono anche i rigoristi della squadra azzurra (il polacco dal dischetto è andato a segno contro il Liverpool, l’ex interista nelle ultime due sfide contro Rangers e Milan). A quota 2 ci sono Osimhen, Simeone e Raspadori, i tre attaccanti centrali, e Kim, il difensore sudcoreano. Un rete l’hanno segnata Lobotka, Anguissa, Elmas e Ndombele.

Alla vigilia della sfida del Meazza il tecnico toscano aveva sottolineato che il Napoli non è Osimhen dipendente, spiegando l’importanza di dover saper fronteggiare tutti i momenti e superare le assenze. E il Napoli nelle ultime 4 partite è riuscito a vincere anche senza Victor Osimhen, l’attaccante nigeriano che fa la differenza più di chiunque altro nell’attaccare la profondità: contro il Liverpool è stato devastante proprio nell’aggredire gli spazi sorprendendo alle spalle i difensori di Klopp. Senza Victor al centro dell’attacco la via del gol si cerca in maniera diversa con Simeone e Raspadori. Anche il Cholito è bravo ad andare in profondità e ha nelle sue qualità anche la protezione della palla e la capacità di colpire nell’area piccola. Raspadori invece dialoga di più negli ultimi venti metri, cosa che non gli è riuscita contro il Milan e che invece aveva messo in mostra in occasione del gol realizzato a Glasgow contro i Rangers chiudendo alla grande uno scambio con Olivera. 

Video

Ora c’è una maggiore varietà nelle soluzioni offensive: l’anno scorso le giocate decisive arrivavano in maniera particolare dagli assist di Insigne da sinistra e dai suoi cambi gioco per gli inserimenti a destra di Lozano e Politano, oltre che dalla profondità centrale di Osimhen. Ora invece pur restando immutate le caratteristiche di base, a partire dal palleggio e dalla pericolosità sulla sinistra (lì ora c’è Kvara) ci sono ulteriori soluzioni per arrivare al gol. E in termini realizzativi come l’anno scorso, quando c’era Fabian Ruiz che chiuse a 7 gol in campionato, c’è già stato un contributo importante dei centrocampisti anche in questa stagione con Zielinki a quota 3 e Anguissa, Lobotka, Ndombele e Elmas che hanno segnato un gol a testa. 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/napoli_analisi_gol_campionato_champions-6938538.html

CONDIVIDI/SHARE