Il Napoli studia la proposta da presentare ai calciatori per il taglio degli stipendi. De Laurentis sta seguendo l’evolversi della situazione sia tenendo presente i danni economici che l’emergenza coronavirus porter al club azzurro, sia come si muoveranno i club di A. Un’ipotesi il taglio di un mese e mezzo, una soluzione che potrebbe essere condivisa tra il club e i calciatori. Lo stipendio di marzo ancora in sospeso (il club ha ancora tempo per pagarlo) in attesa proprio che venga affrontato il tema tagli. Il presidente ne parler in maniera concreta con il capitano Insigne e con gli altri azzurri in questa fase di stop all’attivit.
Le indicazioni della Lega di A sono state di 4 mesi di taglio, se i campionati non riprendessero più, e di due nel caso di ripresa: ecco perché una via di mezzo potrebbe essere il taglio di un mese e mezzo. Gli azzurri sono rimasti tutti in città compresi gli stranieri, rispettando in pieno le indicazioni del club, un segnale importante alla società. E l’intenzione comune è di muoversi con toni distesi sul tema stipendi. Nel Napoli è ancora aperto il fronte relativo alla richiesta di multe avanzata dal club nei confronti dei calciatori per il loro rifiuto di andare in ritiro dopo il match di Champions League contro il Salisburgo.
Intanto, secondo le prime indicazioni date dalla commissione medica della Figc la stagione dovrebbe ricominciare in ritiri sanificati in tutta la fase in cui i calciatori dovranno sottoporsi ai test sierologici (i tamponi) e alle visite mediche. Ma si attendono direttive ufficiali nei protocolli Figc dove verrà stabilito per quanto tempo sarà eventualmente necessario questo periodo di isolamento in ritiro per le squadre e soprattutto si attende la data ufficiale della ripresa degli allenamenti. L’ultima parola spetta al governo, che sta tenendo contatti costanti con la Figc, oggi ci sarà un nuovo appuntamento fra il presidente Gabriele Gravina e il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. Ma dietro le quinte è forte il pressing delle società, che si muovono e con interessi diversi, chi per chiedere di accelerare, chi per attendere e chi preferirebbe proprio non tornare in campo. Se verranno confermate le indiscrezioni, si va verso un prolungamento di 14 giorni delle attuali misure restrittive nel decreto valido fino a lunedì che prevedeva anche il divieto agli allenamenti. Si stanno studiando ipotesi intermedie. Una prevederebbe che i centri sportivi riaprano il 24 aprile, per la sanificazione e i primi test atletici, con allenamenti regolari solo dal 3 maggio. Ma il via libera potrebbe anche slittare al 4 maggio.
Il Napoli, appena riprenderanno le attività, procederà nelle trattative per i rinnovi. Il primo incontro sarà con Mertens che ha il contratto in scadenza il 30 giugno. Il belga s’incontrò con il presidente De Laurentiis all’hotel Vesuvio il primo marzo e furono messe basi concrete per il rinnovo, poi l’emergenza coronavirus ha interrotto il discorso. Intanto Dries continua a piacere all’Inter e all’estero ad Atletico Madrid e Chelsea. Partita ancora aperta, quindi fin quando non arriverà la firma del belga. L’altro in scadenza è Callejon ma lo spagnolo non rinnoverà. Altro rinnovo in calendario è quello di Zielinski, il discorso con l’entourage del centrocampista polacco è molto ben avviato e si attendono le ultime rifiniture alla trattativa. Decisamente a buon punto anche il discorso con Maksimovic. Mentre resta difficile il rinnovo per Milik che ha diversi estimatori in Italia (il Milan) e all’estero (lo Schalke 04 si è aggiunto a Arsenal, Tottenham e Siviglia che avevano fatto dei sondaggi).