Aurelio De Laurentiis aveva imposto il silenzio stampa ai tesserati del Napoli (dunque anche a se stesso) il 21 febbraio dopo la sconfitta a Bergamo. Dopo poco più di quattro mesi lo interrompe, con una conferenza stampa fissata il 30 giugno in un lussuoso albergo romano, dove nell’estate di sedici anni fa il patron fece organizzare un incontro tra i cronisti e il suo consulente legale dell’epoca, Eduardo Chiacchio, per spiegare le ragioni di…
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