Ore 13,30 di ieri, splende il sole, la tramontana ha avvicinato il Vesuvio alla città: vista splendida, così De Laurentiis accoglie i dirigenti serbi per il pranzo ufficiale. «La gente parla solo di mercato e chiede sempre di Cavani: vi siete messi in testa che lui sia al centro del Napoli ma qui sono centrali soltanto il cuore, il sole e il Vesuvio. E poi non dimentichiamoci di Milik: è lucidissimo, sta bene, ha solo bisogno di ritrovare la sua collocazione corretta».
Il pareggio contro l’ultima in classifica ha deluso fortemente il numero uno del club, rimasto in silenzio nel post-gara. «È meglio che non parlo, potrei destabilizzare lo spogliatoio: credo che questa volta la partita sia stata preparata meglio. Ho piena fiducia nel mio allenatore che ha grande esperienza: dice che è normale pensare che ci possa essere una distrazione in campionato ma non bisogna pensare che il Napoli non sia in grado di fare grandi cose in Champions. Non mi interessa se la Juventus sia in fuga o meno, noi dobbiamo restare sul pezzo in ogni competizione e giocando sempre al massimo ovunque e contro chiunque».
Circa duemila i tifosi provenienti da Belgrado che hanno onorato il gemellaggio con i napoletani, capitanati da Ivan Bogdanov, detto il terribile: nel 2010 fece interrompere Italia-Serbia a Genova. Ieri la vigilia è trascorsa tranquilla sia in città che nelle vicinanze dello stadio, tifosi di entrambe le formazioni a braccetto e mischiati tra di loro hanno tranquillamente raggiunto i settori di appartenenza dello stadio.
From: Il Mattino.