Un lungo spalla a spalla, anni passati accanto in panchina fino al faccia a faccia di domani. Aurelio Andreazzoli sfida Luciano Spalletti, il passato che ritorna, come l’Empoli sfida il Napoli senza nulla da perdere. «Non sarà così facile creare difficoltà a una squadra come il Napoli. Vederli giocare è una goduria, ma come sempre dovremo cercare di fare la nostra parte» ha subito messo in chiaro Andreazzoli. «Quando trovi squadre come queste non puoi esimerti dall’esprimere il massimo che hai».
Con Spalletti un rapporto che andava oltre la panchina. «Ma in panchina non c’è Domenichini?» ha scherzato. «È un incontro che faccio molto volentieri. Sarà un’occasione per rivedersi, visto che ci possiamo vedere poco» ha spiegato l’allenatore dell’Empoli in conferenza stampa. Che Empoli sarà al Maradona? «I calciatori non conoscono ancora la formazione, al momento ho veramente difficoltà a farla, ma in senso positivo. Mi dispiace per chi rimarrà fuori. Una scelta la faremo in base anche alla successione di gare che affronteremo da qui a Natale. Di Lorenzo? È un nostro fiore all’occhiello, ci ha reso felici da quando è andato via. Ma particolarmente quest’estate, vederlo alzare sul pullman la Coppa è stata un’emozione, come se fosse successo a mio figlio».