Adieu Fabian, se ne va un pezzo della squadra su cui doveva essere costruito il futuro del Napoli. Era questa l’intezione di Ancelotti e De Laurentiis quando venne preso il centrocampista spagnolo, che era stato seguito da Ancelotti jr, Davide, l’assistente di Mister Champions, durante il periodo di inattività del team. Fabian Ruiz, giocatore di qualità, ha lasciato il segno in molte partite con le sue giocate e i suoi tiri da fuori. Ma è stato discontinuo: un po’ per colpa sua, un po’ per il posizionamento in campo. Si ipotizzava un accordo con il 26enne centrocampista per il rinnovo oltre il 30 giugno 2023, ma le parti sono state rigide. Ed è stato per fortuna avviato un dialogo con il Psg, arrivato alla conclusione due giorni prima della chiusura del mercato, altrimenti c’era il fondato pericolo che lo spagnolo restasse ai margini del Napoli com’era accaduto a Milik un anno e mezzo fa, prima che si trovasse l’intesa con il Marsiglia, una cessione così da vantaggiosa da aver fruttato al club di De Laurentiis circa 3 milioni anche in queste ore, dopo il passaggio di Arek alla Juventus.
Fabian ha ritrovato il sorriso che si era spento negli ultimi mesi per ragioni contrattuali più che tecniche, perché Spalletti è stato un suo estimatore. Per come era stata allestita la rosa, però, avrebbe faticato a trovare spazio dal momento che il tecnico ha deciso di impiegare Zilienski non da sottopunta – c’è Raspadori – ma nel centrocampo a tre. La sua cessione rappresenta il terzo accordo che De Laurentiis ha stipulato col Psg in dieci anni. Il primo fu Ezequiel Lavezzi, ceduto per 26 milioni dopo la conquista della Coppa Italia nel 2012. Un anno dopo il passaggio del bomber Edinson Cavani, pagato dal club francese 64 milioni al termine del suo terzo campionato in maglia azzurra, esperienza conclusa con 104 reti. E ora Fabian, venduto a un ottimo prezzo da pre-svincolato, così come è accaduto un mese fa per Koulibaly, passato al Chelsea per 40 milioni.