Il viola porta male. Ne hanno avuto l’ennesima prova i napoletani, che sognavano la vetta solitaria della Serie A e invece si trovano a pari punti con altre cinque squadre, avanti solo per differenza reti grazie ai tanti gol segnati nelle prime due gare.
E così la scaramanzia non è mai abbastanza nella trasferta di Firenze, dove anche le punte di diamante del Napoli sembravano brillare un po’ meno: Kvara troppo testardo con la sfera fra i piedi e meno efficace del solito nonostante la palla gol perfetta servita a Lozano e divorata dallo stesso messicano. «Non si può sbagliare un tiro così», è il rimpianto di molti. Ma non è l’unico. Anche Lobotka è calato durante il match e Osimhen non ha convinto, mai al posto giusto quando la squadra ha provato a rifugiarsi da lui. «Se ha le valigie pronte che andasse via»; «Io 100 milioni lo accompagnerei»; «Davvero pensate che sia meglio di Ronaldo?», si legge ora sui social, dove aumentano i dubbi anche per i suoi tantissimi estimatori sull’accettare o meno l’offerta che aleggia nel calciomercato. E dopo questa prestazione si alza la voce di coloro che invocano CR7. Ma anche lì ci sono perplessità: «Secondo voi andrebbe d’accordo con Spalletti o finiamo per rompere l’ambiente?», si chiede qualcuno.
Mentre le riflessioni continuano arrivano le conferme delle new entries: bene nel reparto offensivo la linfa apportata da Raspadori alla fine del secondo tempo, che ha offerto una variante tattica facendo un lavoro prezioso fra le linee. L’unico in grado di impegnare Gollini, costretto ad una grande parata. Debutto in campionato con la maglia azzurra anche per Simeone e Ndombele, quest’ultimo reo di aver perso il possesso due volte nei pochissimi palloni toccati. Nei cambi il mister ha avuto ragione anche su Politano, che ha messo in mostra le sue qualità dialogando molto bene anche con Jack, mentre Elmas si è tirato dietro qualche critica: «È un giocatore inutile»; «polemiche », si legge sul web.
Si è fatto notare invece fra tutti Anguissa, che nonostante l’ammonizione presa al 3’ che ha fatto tanto parlare, è riuscito a fare la solita partita di rottura chiudendo numerose ripartenze della Fiorentina grazie alle sue grandi doti fisiche e tecniche, facendo molto bene anche in fase di costruzione. È stato lui infatti l’uomo ovunque del Napoli, e non si è risparmiato neanche nel finale facendo un intervento importante da ultimo uomo su un lungo contropiede viola.
Marinelli invece dopo il giallo troppo severo per Zambo pare abbia cercato di fischiare un po’ meno, ma i napoletani si sono comunque sfogati per le piazze virtuali: «Fra poco anche l’arbitro esclamerà in campo Vesuvio lavali col fuoco e Io non sono napoletano»; «Alla terza giornata abbiamo già capito come andrà il campionato», sono solo alcuni degli sfoghi.
E nel frattempo piovono denunce social per il tristissimo episodio raccontato da Spalletti nel post gara riguardo le offese dei maleducati tifosi di casa. Diventa virale anche un video in cui lo stesso allenatore viene preso a schiaffi da un tifoso, mentre altri gli lanciano una bottiglina d’acqua: immagini che si commentano da sole e che non dovrebbero mai trovare spazio in uno stadio. E mentre in tantissimi chiedono il daspo per il delinquente in questione, si alimenta la polemica: «Spalletti vuole farci credere che a Napoli i tifosi non minacciano e non offendono gli avversari?», rispondono fra le fila viole. Ma i napoletani sono pronti a metterci la faccia: «Noi non superiamo certi limiti, ci fermiamo agli sfottò, i razzisti siete voi»; «Ma pensa che vita triste deve avere uno che paga 70 euro per vedere una partita e passa tutto il tempo a insultare l’allenatore avversario», replicano.
Così con i vergognosi episodi da cancellare sugli spalti è finita 0 a 0 in campo, a porte inviolate. «Nonostante Meret», punge qualcuno probabilmente pensando al pasticcio rischiato sul tentativo di Sottil. Ma non si può di certo dire che sia stata una partita noiosa.
«Mentre i tifosi viola si dimostrano una vergogna per il calcio, Spalletti e Italiano in campo hanno dato una grande lezione di sport a tanti, uno spettacolo da esportazione», sottolinea un fantallenatore del web. Pressing altissimo, organizzazione tattica e anche qualche elemento innovativo, come la spinta alternata dei terzini azzurri quasi da attaccanti aggiunti a tratti mentre l’allenatore di casa ha cercato di bloccare i punti nevralgici del Napoli senza impaurirsi e provando a fare gioco e a ripartire. Una partita viva, insomma, nonostante il risultato.
«La Fiorentina pare che si giocava una finale di Champions», notano in tanti. Ma il Napoli è davvero una squadra da Champions, e tenterà di dimostrarlo gara dopo gara. In fondo lo sa anche Ronaldo: se vuole stare insieme agli azzurri, ci sarà un perché.