Il destino incrociato di Carlo Ancelotti e Rino Gattuso, due che hanno condiviso in campo la parte più importante della loro vita calcistica. Uno in panchina e l’altro in campo, poi entrambi a dirigere le rispettive squadre. Incrociati quando Carletto lascia il Napoli sull’orlo di una crisi di nervi e arriva proprio Rino, incapace però di dare una sterzata – quantomeno nei risultati – nelle sue prime uscite. C’è da ricostruire, serve tempo, ma la Serie A non aspetta gli azzurri. Così come non ha aspettato Ancelotti che dieci giorni dopo l’esonero in Italia è tornato a vestire gli abiti del perfetto manager all’inglese accomodandosi sulla panchina dell’Everton con tanto di aumento di ingaggio in arrivo dai Toffees, bisognosi di un cambio marcia.
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Ci ha messo poco Ancelotti a raggiungere i risultati più sperati. Così, l’Everton che sembrava ad un passo dalla spaventosa zona retrocessione, si è messo a correre e con la gestione Ancelotti ha raccolto tre vittorie nelle prime quattro gare di Premier League. Il successo con il Burnley ha fatto da apripista, poi sono arrivati il Newcastle e il Brighton da regolare. L’unico ko in campionato è arrivato contro la corazzata Manchester City di Pep Guardiola, una sconfitta di misura che tutto sommato si può anche accettare. I tifosi sono entusiasti del nuovo allenatore italiano, gli dedicano cori convinti a Goodison Park e la squadra è più vicina all’Europa League (-6 punti dal Manchester United) che non alla zona retrocessione (+7 sull’Aston Villa).
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Se tre sono state le vittorie di Ancelotti fin qui, esattamente tre sono state le sconfitte di Gennaro Gattuso sulla panchina del Napoli nelle quattro gare fin qui giocate. Il ko all’esordio con il Parma è sembrato arrivare sull’onda lunga della gestione precedente, quelle contro Inter e Lazio, invece, sono sembrate gare in cui un Napoli senza difficoltà psicologiche avrebbe portato a casa punti senza problemi. Rino, ad oggi, non può essere valutato al meglio – una squadra da rifondare, un morale da rialzare, i tanti infortunati e un pizzico di sfortuna contaminano la sua gestione – ma l’unica vittoria conquistata con il Sassuolo gli permette di avere un record al contrario attualmente rispetto al suo ex mentore Carlo. Che di sconfitte, in realtà, ne ha accumulate due, la seconda in Coppa contro il Liverpool. Un record di 3-2 che Rino può ancora inseguire al contrario, vincendo magari martedì contro il Perugia proprio in Coppa, per ritrovare il sorriso.