Un nuovo bivio davanti a Gonzalo Higuain: da un lato ci sono Sarri e Jorginho e una nuova avventura in Premier, dall’altro ci sono Reina e Leonardo per competere ancora in serie A. Dopo aver vinto il terzo scudetto in maglia bianconera infatti potrebbe essere l’uomo sacrificato dalla Juventus dopo l’arrivo di Cr7: tanta folla in attacco, sull’ago della bilancia pesa anche il cattivo sangue che corre fra il Pipita e il Pallone d’oro portoghese ormai dai tempi del Real Madrid.
Intanto già a fine stagione l’argentino aveva segretamente colto nell’aria i primi segnali che annunciavano lo straordinario colpo di mercato, e così si preparava all’ipotesi di lasciare la sua villetta torinese per seguire il richiamo del suo amato mister. Non è un segreto infatti che il tecnico toscano abbia cercato di ricomporre in parte quella squadra che, dopo la lunga gavetta, gli ha permesso i riconoscimenti a livello mondiale. E Higuain insieme ad alcuni ex compagni erano già sulla lista, con Abramovich pronto ad accontentare le richieste del nuovo allenatore. Ma le cose non sono andate perfettamente secondo i piani, e anche De Laurentiis ci ha messo lo zampino: la lunga trattativa con il Napoli per il trasferimento del tecnico toscano e del centrocampista italo-brasiliano ha permesso nel frattempo l’apertura di nuovi scenari. Quella che pareva essere solo una suggestione per il Milan alle prese con le difficoltà societarie, ora sta prendendo invece forma. Il nuovo direttore tecnico infatti ha tutte le intenzioni di «riconquistare lo status da Champions League» annunciato da Elliott, e il progetto parte dall’attacco. Il centravanti argentino è sempre stato un suo pallino, tanto che lo avrebbe voluto anche al Psg prima di virare su Ibrahimovic: considerato una vera e propria garanzia di rendimento per Leonardo, nella sua peggiore annata italiana con 16 gol ha comunque realizzato più reti di Kalinic e Silva insieme.
E così da Milano i primi contatti con Nicola, il fratello procuratore: cifre inizialmente troppo basse quelle offerte dalla società menenghina per lo stipendio di Gonzalo, che alla Juventus percepisce circa 7,5 milioni l’anno. Nelle ultime ore tuttavia pare ci sia stato un rialzo nonostante il possibile piano di contenimento dei costi di Elliott. E l’intenzione è quella di far leva anche sull’orientamento dell’attaccante: Milano era una destinazione gradita anche prima del verdetto di Losanna, lì dove avrebbe potuto rincontrare il suo compagno delle serate napoletane. «Magari nuovamente con il Pipita», ha dichiarato nelle scorse ore anche Pepe Reina. «Ma sono solo ipotesi per ora», ha aggiunto.
Ci sarebbe infatti da considerare anche il cartellino: la Juventus pare non sia disposta a lasciarlo partire per meno di 60 milioni. Affare che può andare in porto solo con qualche cessione importante. Ecco perché al momento nonostante la mossa del Diavolo, il Chelsea resta ancora in pole: Abramovich ha a disposizione la liquidità per sedersi al tavolo con Marotta e accontentare le richieste del giocatore. E dall’altra parte anche Lara, la sua compagna, sarebbe contenta di assaporare l’atmosfera londinese dove far crescere la piccola Alma mentre teme la movida nel Bel Paese. Intanto i blues e i bianconeri sono già in trattativa per Rugani, mentre si cerca contemporaneamente di sfoltire la rosa inglese: in attacco c’è abbondanza fra Giroud, Batshuayi e Morata. E quest’ultimo potrebbe rappresentare proprio l’alternativa al Pipita per i rossoneri, aprendo così un valzer di punte. D’altronde lo spagnolo sarebbe già un vecchio obiettivo del Milan: anche lo scorso anno le parti furono vicine e il giocatore si disse disponibile a vestire i nuovi colori. Ingaggio permettendo.
From: Il Mattino.