Le critiche dei tifosi di Roma e Napoli non vengono accettate, così il profilo dell’Associazione arbitri blocca chi li menziona sui social
ROMA – Una sana critica, senza insulti ma con riflessioni può essere accettata anche senza dover ricorrere a rimedi estremi. Eppure l’Aia, che ieri ha vissuto una giornata drammatica per le proteste sia al San Paolo che alla Dacia Arena, ha optato sui social nella soluzione più facile per contrastare le critiche: bloccare gli utenti.
Sia chiaro, chiunque utilizzi offese e pesanti insulti per criticare l’arbitro e l’associazione è giusto che venga bloccato e bannato, diverso discorso invece per chi ha ‘chiocciolato’ il profilo ufficiale @Aia e nei limiti ha criticato le scelte arbitrali nelle partite in questione.
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Prima le proteste dei tifosi del Napoli sul mancato rigore assegnato agli azzurri per il contatto Llorente-Kjaer, condannato duramente anche da De Laurentiis in conferenza stampa, poi quelle dei tifosi della Roma per l’espulsione di Federico Fazio per il presunto contatto con Okaka. Una bufera social che si è scatenata sul profilo ufficiale dell’Aia, che ha preso la drastica decisione di bloccare un grande numero di utenti, anche quelli che in maniera civile chiedevano spiegazioni per i vari abritraggi.
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