Inviato a Dimaro Folgarida
Il primo gruppetto è arrivato poco prima delle 20, ma qui ne mancano ancora un bel po’ di azzurri, attesi tutti nelle prossime ore, per via degli impegni con le nazionali in Nations League, a giugno, che hanno consentito a una decina di loro di allungare le ferie di qualche giorno. «Mister, mister». È cominciato con questo coro il ritiro del Napoli, con dedica speciale a Spalletti. E Luciano non si è sottratto, ha sorriso e alzato il pollice all’insù. È un pomeriggio assai trentino, di sole forte ma con un caldo senza umidità. Dimaro ha iniziato a spremersi del suo tradizionale entusiasmo che sembra assai lontano dal clima che si respira altrove attorno a tutto ciò che è azzurro. Lozano e Fabian sono quelli che hanno apprezzato più di tutti, mettendosi in posa per qualche scatto divertito appena scesi dal bus. Mentre quello che più di tutti è apparso sorpreso è stato Kvaratskhelia a cui, in ogni caso, pure era stato spiegato che anche qui, a centinaia di chilometri di distanza, non avrebbe sentito la mancanza di qualche tifoso. La squadra si è piazzata terza, giocherà la Champions e sembra ancora in grado, alla luce delle operazioni di mercato attuali, di competere per le zone di vertice della prossima serie A. Per l’arrivo degli azzurri, nel viale che porta al quartier generale si sono mossi un centinaio di tifosi: tutti a riprendere con telefonini lo sbarco in Val di Sole della mini-comitiva napoletana. Non pochi. E peraltro, assai caldi e affettuosi. Stamane ci sarà il primo allenamento a porte aperte (tutte le sedute saranno come sempre gratuite) e si incomincerà anche a capire il tipo di preparazione che hanno in mente Spalletti e Sinatti, anche alla luce della sosta di 50 giorni di novembre.
I primi applausi sono tutti per Luciano. Sorriso sornione e voglia di tuffarsi nel lavoro e in questa seconda stagione con il Napoli. Stasera c’è il primo incontro con la stampa in cui anche il tecnico metterà dei punti nelle varie faccende. Nonostante le voce, questo non è un Napoli dove tutto è ancora da costruire. Anzi, il contrario. Va ricostruito, senza dubbio, l’entusiasmo dei tifosi a Napoli. Per 12 giorni gli azzurri lavoreranno per gettare le basi di questa nuova stagione, ricca di appuntamenti importanti, come il ritorno alla fase a gironi della Champions. Dimaro ha cercato di darsi un tono, sistemando aiuole e prati, allestendo parcheggi attorno al campo di allenamento di Carciato, arredando i muri con le gigantografie degli azzurri, imbandierano molti balconi con una serie di vistosi drappi. Per tenere il Napoli nel cortile di casa Dimaro (o meglio, Dimaro Folgarida) Comune, Provincia e Trentino Marketing hanno investito quasi un milione di euro. E se lo hanno fatto è perché anche questa estate sono convinti di rientrare delle spese grazie alla scontata invasione dei tifosi.
D’altronde, ogni anno aprono attività nuove come, per esempio, la Locanda di Elisa e gli hotel sono sempre a un passo dal tutto esaurito. Anche se qualche posto per dormire ancora ce ne sta in giro. Oggi, al primo allenamento, si inizierà a capire il polso della situazione. Ma in ogni caso, se è dal 2011 che il Napoli viene qui è perché nella contabilità vengono inseriti gli enormi ritorni di immagine e la pubblicità indiretta di cui la Val di Sole godrà nei prossimi dodici giorni e che, in definitiva, rappresentano il vero senso dell’investimento. E che fa fare salti di gioia a quelli del comitato organizzatore.
De Laurentiis non arriverà qui prima dell’inizio della settimana. Ma con Giuntoli e Spalletti non ha mai smesso di discutere sulle cose da fare. L’ultimo briefing proprio ieri, prima che la squadra partisse in charter per Verona. Ovviamente, per parlare di mercato. Ma questi saranno anche i giorni del lancio della campagna abbonamenti. La prima vera risposta allo strano clima che si respira attorno a una squadra che è finita dietro solo a Milan e Inter lo scorso campionato.