(Italiano) È il Napoli dei passaggi d’autore: da Insigne a Mertens, che assist


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Prima dei gol, gli assist. Quattro volte su cinque è la
precisione, accompagnata dalla generosità di apertura, a
mettere in condizione di segnare, poi, claro, segue gesto tecnico
di rilievo. E gol. Tre su cinque sono in contropiede, rubando palla
e attaccando la profondità. Koulibaly per Insigne. Di
Lorenzo (Empoli) per Mertens. Callejon per l’invenzione ancora
di Mertens, che strappa e palombeggia Ivan Provedel, in un assolo
d’imposizione. Mertens per Milik. Insigne per Mertens. Lungo la
linea di quei passaggi c’è la spina dorsale del Napoli,
che comincia da Koulibaly e si triforca davanti con Insigne,
Mertens e Milik che segnano. E lungo quella spina dorsale che a
centrocampo diventa pure macramè, passa il divertimento e i
sorrisi, su tutti quello di Mertens che pare un bambino a Disney
World, che balla come Careca (scavalcato nel numero di gol
segnati).

Va anche detto che questa non è stata la migliore partita
del Napoli, anzi, ha rischiato spesso, contro una squadra, quella
di Aurelio Andreazzoli, che corre tanto anche se ha una fase
offensiva migliore di gran lunga di quella difensiva, e questo come
insegnava Zeman può andar bene quando si fanno più
gol degli avversari. In questo caso sono stati gli avversari a
segnarne cinque. Un peso enorme, che spegne qualunque buona
volontà, fino a farsi tortura, anche se con una estetica
invidiabile, tutta quella che manca a Massimiliano Allegri. Tra
l’altro in assenza di dogmi e formazioni fisse un linguaggio
lasciato al passato il Napoli di Carlo Ancelotti è liquido e
sgusciante, e nella sua liquidità ha nell’assist,
nell’altruismo tra calciatori, un valore fondamentale.

From: Il Mattino.

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