(Italiano) “Insigne ha conquistato Napoli. Roma, una statua a Totti”


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Intervista esclusiva a Totò Di Natale: “Lorenzo unico napoletano a riuscirci. Mi rivedo più in Mertens. Uno scandalo che Francesco non entri più a Trigoria”

Spezia Calcio Under 17 (4- 3-3): Pucci, Scrimin G. Bertola Magistrelli Scrimin S.; … Allenatore: Antonio Di Natale. Totò, che effetto ti fa?
«Bello, per la prima volta alleno da solo e questa è un’esperienza che mi godo giorno dopo giorno. Già pensavo a come sarebbe stata dura quando ancora giocavo, ma nel momento in cui ci metti tanta passione niente e nessuno ti possono spaventare».

L’anno passato eri il secondo di Pasquale Marino allo Spezia, non sarebbe stato più facile continuare a lavorare con lui?
«A parte che Marino è andato a Empoli solo a metà campionato, quando a inizio anno il direttore sportivo dello Spezia Guido Angelozzi mi ha chiesto se ero pronto ad allenare l’Under 17, non ci ho pensato su un attimo. Lo so, quando fai il secondo tutte le responsabilità sono del primo allenatore, ma io me le sono sempre prese nella mia vita e stai tranquillo che continuerò a prendermele. Poi sono sempre stato anche un decisionista, ho sempre seguito quello che via via mi hanno suggerito il cuore e l’istinto».

Se non fosse stato così avresti ascoltato le sirene della Juventus invece di restare a Udine.
«A Udine stavo bene io e la mia famiglia. Se avessi accettato la Juventus è chiaro che la mia vita sarebbe cambiata, ma ti domando: in meglio o in peggio?».

Se tu lo domandi a mille calciatori, probabilmente tutti e mille ti rispondono in meglio. Non fosse altro sul piano economico e dei risultati.
«Probabile, ma io sono contento così, ho fatto la storia dell’Udinese, ero il capitano, la gente mi ha adorato. Ecco, magari invece di 209 gol ne avrei potuti segnare 300 ma la felicità non la consideri? Giocare felici è il primo concetto che cerco di trasmettere ai miei ragazzi, a cui dico che all’allenamento si arriva con il sorriso, poi una volta che siamo in campo è necessario fare di tutto e di più anche per vincere le partite».

(…) Fammi il nome di un allenatore di oggi che tu stimi molto.
«Due: davanti a tutti metto Simone Inzaghi, poi mi piace Allegri».

Come, lasci fuori Sarri e Conte?
«Ognuno ha il proprio modo di allenare. Stiamo parlando di allenatori eccezionali. Anche se la differenza alla fine la fanno sempre i calciatori, soprattutto quelli che hanno la giocata che ti cambia la vita».

(…) C’è un allenatore che meriterebbe di più?
«Marco Giampaolo è un grande. Ma è inutile che tu gli regali una panchina e poi non hai la pazienza di aspettarlo: se lo prendi, devi lasciarlo lavorare in pace e stai tranquillo che i risultati te li porterà. E questo discorso vale anche per Eusebio Di Francesco».

Dal tuo mestiere di oggi a quello di ieri: qual è l’attaccante in cui rivedi Di Natale?
«Di sicuro Mertens, ha addirittura le mie stesse movenze. Mi assomiglia in tutto, anche per come sa arrivare in area di rigore. Poi, Insigne».

Ma Insigne non è più un esterno?
«E’ vero, ma anche Lorenzo ha qualcosa di mio».

Oltre a essere napoletano come te.
«Fammi dire che Insigne è l’unico napoletano che alla fine ha conquistato Napoli. Anche lui ha fatto molta fatica, ma alla fine c’è riuscito».

Cosa hai da dire su Totti?
«Ho letto che quando accompagna il figlio a Trigoria resta fuori ad aspettarlo in macchina. E’ uno scandalo, è una colossale vergogna. Totti ha fatto la storia della Roma, Totti è la Roma e dentro il centro tecnico dovrebbe essere costruita addirittura la sua statua».

(…)Parliamo di Immobile.
«Quello che sta facendo da anni è qualcosa di straordinario. Ciro sa fare tutto, la prima punta, la seconda punta, lavora per la squadra, torna a difendere, fa reparto da solo. Inzaghi lo ha fatto diventare un mostro. Se non è da Scarpa d’Oro Immobile, ditemi chi può vincerla. Nessun altro in Europa merita di vincerla quanto Ciro».

Leggi l’intervista completa sul Corriere dello Sport-Stadio

 

From: https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/2020/05/04-69440729/insigne_ha_conquistato_napoli_roma_una_statua_a_totti/

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