(Italiano) Inter, Spalletti: «Con il Napoli voglio la gara perfetta»


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Luciano Spalletti ha le idee chiare per la sfida di San Siro col Napoli: «Serve una gara perfetta». E su Sarri: «Il suo calcio è quello che ha più consensi».
 
Napoli. «Loro arriveranno arrabbiati per via della sconfitta con la Roma. Noi di passi falsi ne abbiamo fatti più di loro, quindi dovremmo essere arrabbiati di più. Detto questo, serve la gara perfetta. La squadra di Sarri e la sua idea di calcio potrebbero dare spunti a chi dovrà decidere su quali concetti far ripartire il nostro calcio».

Sarri. «Se sto candidando lui o la sua filosofia alla panchina dell’Italia? Stiamo attenti ora. Lo candido a essere un allenatore che ha fatto vedere un calcio importante, ha fatto ricerca. Il suo calcio è quello che ha ricevuto più consensi di tutti anche dagli allenatori europei, da parte di chiunque lo abbia analizzato».
 
Partita. «Rischia di essere uno spartiacque? La classifica si è accorciata, soprattutto per la quarta posizione. Si è sempre legati ad altri risultati. Noi dobbiamo pensare che sia una gara fondamentale per il nostro successo finale. Da qui alla fine avremo sette partite fuori casa su 12. Non si può gestire niente, le partite vanno vinte».
 
Borja Valero e Rafinha. «Possono giocare dall’inizio? Borja ha avuto qualche problema, va valutato il minutaggio. Rafinha è in crescita costante, riesce sempre di più a sviluppare le sue qualità di rapidità e tecnica. Anche lui è contento di questi miglioramenti».
 
Chi teme. «Sono fortissimi davanti. Hanno velocità, palleggio, tecnica, gol. Sono tre attaccanti che vedono la porta e hanno la personalità di fare scelte importanti. Ma anche noi nel reparto offensivo siamo messi bene. Non me la sento di andare a pensare che qualcuno del Napoli sia meglio dei miei, sono forti uguali».
 
Astori. «Questo è un episodio che ti rimane addosso perché siamo tutti molto più legati di quanto si veda da fuori. Astori era un capitano del calcio, non solo della Fiorentina. Ci lascia in eredità di come la lealtà renda più sottile il confine dell’essere avversari».

From: Il Mattino.

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