Mancini presenta l’Italia di scorta a Vaduz. Domani sera, approfittando della gara contro il Liechtenstein che è al 182° posto nel ranking Fifa, cambia la Nazionale: sono 10 le novità dopo il successo di sabato contro la Grecia all’Olimipico, dove ha conquistato, nella stessa notte il 1° posto nel gruppo J e la qualficazione a Euro 2020 con 3 turni d’anticipo (mai successo nella storia del nostro calcio). Così, anche se gli azzurri devono continuare a raccogliere punti per essere tra le 6 teste di serie al sorteggio del 30 novembre a Bucarest, il ct sceglie la rotazione extrralarge per dare spazio a chi gioca meno o di solito va in panchina o in tribuna e al tempo stesso per accontentare i club che chiedono di evitare la full immersion per i loro giocatori. Dopo le 8 partite vinte di fila, l’obiettivo del ct è eguagliare il record di Pozzo che, 80 anni fa, arrivò a 9. Ma 4 furono decisive per alzare la seconda Coppa Rimet, cioè per festeggiare in Francia il secondo titolo mondiale dopo quello vinto 4 anni prima nel nostro Paese.
TURNOVER ANNUNCIATO
Solo Verratti si tiene il posto. Escono Donnarumma, Bonucci, Acerbi, Spinazzola, Barella, Jorginho, Immobile, Insigne e gli infortunati D’Ambrosio e Chiesa che sono tornati a casa. Ed entrano Sirigu, di Lorenzo, Mancini, Romagnoli, Biraghi, Zaniolo, Cristante, Bernardeschi, Belotti e Grifo. Esistono per la verità anche due ballottaggi: in difesa, con Romagnoli che non sta benissimo, capitan Bonucci è pronto per essere ripescato al fotofinish; in attacco Grifo è davanti a El Shaarawy che non ha anocra mia giocato nemmeno un minuto da quando c’è Mancini sulla panchina azzurra..
NUOVO DEBUTTO
Di Lorenzo sarà il terzino destro e soprattutto il 19° esordiente dell’attuale gestione tecnica. Zaniolo, invece, avrà la sua prima chance da titolare e da mezzala destra, dando forza al nuovo corso della Roma: 3 i giallorossi nella formazione di parttenza, con mancini al centro della difesa e Cristante nel ruolo di regista. Il tridente sarà composto da Bernardeschi, entrato in corsa sabato nel finale del primo tempo, Belotti e Grifo. Il 4-3-3, diverso per dieci-undicesimi, resta lo spartito dell’Italia che vuole allungare la striscia di successi per restare a punteggio pieno nel gruppo J. E quindi imitare il Belgio ch è l’unica nazionale ad aver messo in classifica 24 punti.
From: Il Mattino.