(Italiano) Insigne e la “voglia” di Napoli: bufera per le parole di Raiola


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Con Ventura ct, dal 24 marzo all’altra sera al Bernabeu, Lorenzo Insigne ha creduto di essersi preso la Nazionale, perché ha giocato da titolare quattro delle ultime cinque partite dell’Italia. Prima, con Prandelli e Conte, ha traballato in panchina tra un deludente Mondiale e un malinconico Europeo. In questi mesi, Lorenzo anche con l’azzurro dell’Italia ha trovato unghiate da stella. Non solo per il ruolo da protagonista ritagliatosi in campionato, ma anche per il gol realizzato al Liechtensten e la consegna della maglia numero 10.

D’improvviso, dopo la prova nera con la Spagna, ecco che Insigne torna a essere uno in bilico, con la terribile sensazione di essere diventato una specie di peso. La resurrezione di Insigne con Israele, questa sera, sembra essere una delle scommesse poste già in cantiere da Ventura.

D’altronde, fanno a gara per difenderlo. Che lo faccia il fratello Roberto, il fratello più piccolo che gioca nel Parma, è scontato. «Ha giocato da solo contro la Spagna, se la sono presa con lui perché aveva la 10. Dicono che sia una maglia che danno a tutti? Forse il punto è che di calcio parlano tutti». A difendere a spada tratta, e non solo, Insigne, scende in campo anche Mino Raiola. Lo fa in un colloquio a «Si gonfia la Rete» su Radio Crc in cui spiega: «Andassero a quel paese quelli che criticano Insigne. Indossa la 10 perché lo merita. Poi il 10 è solo un numero: lo stesso Isco tanto esaltato, non aveva la numero 10, ma sembrava sceso dal cielo». Nel prendere le difese di Insigne, trova in Ventura il principale colpevole della disfatta madrilena. «Che dire? Non abbiamo meno campioni della Spagna ma se li facciamo giocare a pallavolo… Isco e Asensio non sono più forti di Insigne e Verratti, solo che loro hanno giocato in un sistema di gioco migliore del nostro. Il ct? Ha adottato una tattica ridicola, non può non cambiare durante la partita quando gli altri ti massacrano».

Mino Raiola non è l’agente di Insigne. Anche se quando parla, un po’ sembra già esserlo. Non lo è perché i tre agenti storici hanno ancora una procura tra le mani con scadenza 2019, rinnovata e firmata appena 5 mesi fa. Vero, però, che ormai i rapporti tra Lorenzo e Ottaiano e soci sono ormai meramente formali. Forse, persino inesistenti. Ma Raiola dà il meglio di sé quando replica a De Laurentiis che lo ha definito, qualche giorno fa, «un cartone animato». «Il mio rapporto con lui? Ci scriviamo delle lettere. È un grandissimo presidente se il Napoli è lassù, è anche merito del carattere e delle ideologie di De Laurentiis». E ancora. «Il Barcellona? No non mi ha chiesto Insigne, De Laurentiis come al solito capisce una cosa per un’altra. Un giorno farò un cartone animato solo per lui per spiegargli per bene le cose, come si fa con i bambini. E ci metterò dentro anche il discorso di Hamsik. Con le mie intenzioni, Hamsik fece l’ennesimo rinnovo di contratto per cui il presidente può fargli fare il dirigente, portarlo in barca, fargli fare un film o fargli aprire un cinema in Slovacchia». 

Zac. Da un cartoon all’altro, con Raiola che in certi momenti sembra Gru, il cattivo di «Cattivissimo me», talmente cattivo al punto da architettare di rubare la luna. Ripensamenti? Pentimenti? Quasi mai. La luna in questo caso è Insigne. «Passare sul cadavere di De Laurentiis per portarlo via? A Insigne può anche scadere il contratto tra 4 anni e poi che fa? Sbatte per terra? Il Barcellona è andato in panico dopo la partenza di Neymar, ma quanto vale Insigne si vedrà quando il Napoli e il suo presidente decideranno di venderlo». Poi, subito il paragone con un suo vecchio rimpianto. «Hamsik ha voglia di stare a Napoli finché muore, magari non tutti hanno questa voglia e bisogna rispettare il volere di tutti». Gru è contento di compiere qualsiasi operazione, basta che sia cattiva. «Io De Laurentiis? Non credo che siamo nemici, vediamo solo le cose diversamente. Ogni tanto però, si esprime in maniera strana, ma lo faccio anche io quindi non me la prendo. Ho deciso che per fargli capire il mio concetto, gli dedicherò un cartone animato. Voglio precisare, altrimenti il presidente non capisce: il rapporto tra di noi è di amicizia e rispetto». 

Infine, tira in ballo anche Sarri. E questa volta, strano, sono carezze. «So che grandi squadre hanno già chiesto informazioni su di lui per cui credo che sia l’ultimo anno a Napoli. Me lo auguro per lui perché è difficile stare ancora un altro anno con De Laurentiis». Ci pensa, in questo caso, Alessandro Pellegrini, l’agente di Sarri, a ribattere all’istante. «Prima lo minaccia… Poi gli dice che si fa suggerire la formazione… Adesso lo sogna lontano da Napoli… Fai pace con il cervello…». Soltanto qualche mese fa, Raiola criticava il tecnico per la gestione del caso El Kaddouri. Sarri replicò: «Raiola attacca chi non lo fa guadagnare». Parole seguite da un’altra dichiarazione di Raiola: «Sarri fa le scelte in base ai suoi interessi e qualcuno gli dice la formazione da fare».

From: Il Mattino.

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