(Italiano) Maradona alla finestra a Cuba: «Aspetto un cenno da Napoli»


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L’ultima parola spetterà al Viminale. L’ottimismo è però imperante e la fiducia crescente. Diego Armando Maradona riceverà il 5 luglio la cittadinanza onoraria di Napoli nel cuore della città, piazza del Plebiscito. L’organizzazione e lo stesso Pibe de oro speravano di ottenere entro oggi l’ok definitivo ma dovranno attendere ancora qualche giorno. Il Viminale vuole operare alcuni approfondimenti sulle misure di sicurezza da adottare per quella che sarà una notte indimenticabile, l’abbraccio definitivo, ma non finale, tra Napoli e uno dei suoi simboli moderni, Maradona. 

Il Comune di Napoli, con l’assessorato guidato da Ciro Borriello in testa, sta approntando nei dettagli il piano organizzativo da presentare poi alle autorità preposte. Dopo il pasticcio di Torino, in occasione della finale di Champions, non saranno ammessi errori nel dispositivo di sicurezza, le vie di fuga, il blocco stradale, la viabilità e tutto ciò che concerne la tutela degli spettatori. Entro la metà della prossima settimana il Viminale, sentite Prefettura e Questura di Napoli, dovrebbe dare le autorizzazioni del caso. È una trafila burocratica abbastanza lunga ma nel solco già tracciato tante volte, dal momento che piazza del Plebiscito ha ospitato decine di eventi simili, che prevedono il coinvolgimento di 50mila persone. 

Maradona attende con fiducia e non senza un pizzico di apprensione, pur avendo avuto tutte le assicurazioni del caso. Il piano viaggi di Diego è già predisposto, avendo diversi impegni per la Fifa e di lavoro da onorare: da oggi si trasferirà a Cuba per 6 giorni, poi andrà in Russia, come previsto, dove incontrerà anche Putin. Da Mosca, insieme all’assistente Stefano Ceci, planerà direttamente su Napoli il 4 luglio, 24 ore prima dell’evento. Il 5 è il giorno designato per rinverdire la suggestione e anche per festeggiare l’anniversario: il 5 luglio dell’84 Maradona si presentava ai tifosi in un San Paolo stracolmo. Trentatrè anni dopo il sindaco Luigi de Magistris gli conferirà la cittadinanza onoraria, a meno di sorprese clamorose. E, a proposito di anniversari, ieri Diego ha celebrato le due reti leggendarie contro l’Inghilterra nella gara del 22 giugno 1986, la «mano de Dios» e il «gol del secolo», con alcuni post sulla sua pagina Facebook e un sintomatico «vietato dimenticare».

Napoli è dunque pronta ad accoglierlo, anche la macchina organizzativa dello show è già partita: Alessandro Siani è il regista dell’evento definito quasi al 100% l’evento, al quale collabora anche l’avvocato Angelo Pisani, che prevede la partecipazione di artisti napoletani, ex azzurri del Napoli del primo e del secondo scudetto e un racconto della vita di Maradona simile ma non uguale a quello proposto al San Carlo per lo spettacolo «Tre volte Diego». Confermata la presenza di Belen Rodriguez, ci saranno decine di sorprese nel campo artistico, tutte incentrate sull’esaltazione della napoletanità e delle sue celebrità nel mondo, sintetizzate perfettamente dalla figura di Maradona partenopeo ad honorem.

Abbozzata anche la scaletta, con inizio intorno alle 18.30 e la celebrazione della cittadinanza ad honorem quando tramonterà il sole, a metà della serata.

From: Il Mattino.

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