Dimaro-Folgarida. Un anno trascorso insieme si vede eccome: i sei centrocampisti si muovono in perfetta sintonia. E si scambiano il pallone come vuole Sarri a velocità supersonica negli spazi stretti. Copertissimo l’allenatore nei doppi ruoli: sei uomini a disposizione, due pedine per ogni posto. «C’è serenità e voglia di fare bene. Vedo tanta determinazione e disponibilità da parte di tutti. Giusto parlare di scudetto perché ce lo meritiamo: sappiamo che non è facile ma stiamo lavorando tanto per questo e dobbiamo continuare su questa strada», gioca subito a carte scoperte Jorginho nell’intervista a Premium.
L’italo-brasiliano non si sottrae al clima di grande entusiasmo qui in Trentino e in questo senso è uno dei trascinatori del gruppo, un uomo social che posta video scherzosi dei compagni al torrente Noce o mentre in camera ascoltano musica. L’allegria dentro e fuori dal campo, il divertimento durante gli allenamenti: questo è il marchio di fabbrica di Sarri. Cosi il lavoro si avverte meno, anche quello più duro della prima settimana di ritiro. E i sei centrocampisti affinano la tecnica, la precisione nei passaggi e lavorano sulla tattica per crescere sempre di più a livello d’insieme. Tanta è la carica di Jorginho: «Juventus primo avversario? Non lo so: dobbiamo pensare a fare bene noi e non alla Juve. Se non perdiamo i punti lasciati per strada l’anno scorso possiamo ambire a qualcosa di importante. Inter e Milan concorrenti per le posizioni di alta classifica? Può essere, così diventa un campionato più bello e competitivo».
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