Dimaro-Folgarida. Pronti, via, subito nella mischia: a destra nel tridente d’attacco con Mertens e Insigne, un tridente da urlo. Ounas gioca nel ruolo di Callejon la partitina a campo ridotto e regala già i primi lampi della sua tecnica nella sfida a due tocchi e ad alta intensità. Qualche bella giocata, i primi colpi del suo repertorio: il ventenne franco-algerino si è calato immediatamente nella nuova realtà. Catturato dall’entusiasmo dei tifosi napoletani, stregato al primo impatto in Trentino con la nuova tifoseria: tanti applausi per lui appena scende dal pullman, cappellino alla ciclista, saluta e ricambia per l’affetto davanti all’hotel Rosatti. Il suo inserimento nel gruppo sarà agevolato dall’algerino Ghoulam e dal franco-senegalese Koulibaly. Stretto subito un bel rapporto con Diawara: un selfie con il centrocampista guineano dopo i test in palestra e l’ingresso insieme in campo per l’allenamento con la condivisione della fase iniziale della seduta, quella dedicata ai palleggi.
All’arrivo sul campo capisce immediatamente di essersi trasferito in una piazza che ha voglia di vincere: l’allenamento comincia una mezz’ora dopo la pioggia e grandine che si abbatte sul campo della frazione di Carciato. Per Ounas, acquistato per dieci milioni (più due di bonus in caso di qualificazione in Champions League) dal Bordeaux, il passaggio al Napoli rappresenta la grande occasione: vent’anni, esterno di attacco di talento, un’opzione in più per Sarri in attacco sia da vice Insigne che da vice Callejon. Parte infatti proprio sul centrodestra nella prima partitina della stagione e capisce subito quello che chiede Sarri: spazi stretti, rapidità, manovra a un tocco, ricerca continua del movimento. Insomma nel Napoli la palla si porta poco o nulla, si devono adeguare tutti anche quelli dalla tecnica sopraffina come è l’esterno d’attacco franco-algerino.
Un altro piccoletto che si aggiunge a Callejon, Mertens e Insigne, un brevilineo capace di far male con i suoi movimenti a tutta velocità: il primo giorno con Sarri, il primo approccio, Da oggi si comincia a fare sul serio, sia per l’intensificazione della parte atletica, sia perché si comincerà ad entrare nel merito del lavoro tattico, quello che comporta lo studio maniacale dei movimenti da ripetere mille volte, per mandarli giù a memoria. Qualcosa Mertens e Insigne la suggeriscono durante la partitina, chiedendogli di accorciare sulla prima punta. Approccio giusto: umile e convinto. Ounas entra in un gruppo di campioni, in una squadra che si muove a memoria e in fase offensiva ha dimostrato in pieno la sua forza. I gol arrivano per tutti quando ci si muove bene in funzione degli altri: l’ex attaccante del Bordeaux potrà migliorare così uno dei suoi punti deboli, rappresentato proprio dalla fase realizzativa: quattro gol a stagione scorsa, sei in quella precedente, in totale dieci, una media sicuramente da migliorare.
Il primo colpo del mercato azzurro, un attaccante che era nel mirino del direttore sportivo Giuntoli già dalla scorsa stagione: una trattativa andata in porto a giugno con il Napoli che è riuscito a bruciare la concorrenza di Roma e Zenit San Pietroburgo. Un acquisto arrivato subito in ritiro, proprio come vuole Sarri che ha bisogno di più tempo possibile per poter plasmare i suoi giocatori. «Lo abbiamo preso perché è uno che può spaccare le partite», disse il presidente De Laurentiis nel Forum al Mattino. Nella prima partitina con il Napoli qualcosa si è cominciata a vedere: un primo assaggio delle sue qualità.
From: Il Mattino.