La squadra di Sarri vince al Bentegodi grazie ad una grande prestazione di Insigne e alle reti di Milik e Ghoulam (oltre all’autogol di Souprayen. Inutile per i padroni di casa il gol di Pazzini su rigore nel finale
ROMA – Tre gol all’Allianz Stadium, tre al Bentegodi. Napoli risponde. La grande sfida-scudetto a distanza fra Sarri e Allegri è cominciata a suon di gol. A farne le spese Cagliari e Verona, troppo inferiori per poter pensare di rallentare la marcia delle due principali candidate alla vittoria finale. Parte nel segno di Insigne la stagione partenopea che a Verona domina, vince 3-1 e incanta (a tratti) senza aver bisogno di disperdere energie utili in vista del ritorno del playoff di Champions contro il Nizza. Sarri (che fino ad oggi non aveva mai vinto la prima di campionato) può sorridere due volte: oltre ai tre punti – arrivati alla 100ª panchina in A – è infatti riuscito anche a far rifiatare quattro dei protagonisti del successo europeo del San Paolo di tre giorni fa. Al Bentegodi restano inzialmente in panchina Mertens, Albiol, Allan e Jorginho. Al loro posto spicca la presenza di Milik come terminale offensivo con Insigne e Callejon ai lati. In mezzo al campo ci sono le novità Zielinski e Diawara mentre Chiriches si posiziona al fianco di Koulibaly al centro della difesa. Pecchia invece lascia fuori dall’undici titolare Pazzini per far spazio a Bessa al fianco dell’attesissimo Cerci.Verona-Napoli 1-3: primo gol di Ghoulam con la maglia azzurra NAPOLI DA APPLAUSI – L’avvio del Napoli (in silenzio stampa per decisione della società) è incoraggiante: passano solo tre minuti e Insigne testa i riflessi di Nicolas con un tiro potente ma troppo centrale dal limite dell’area veneta. Gli ospiti giocano con la solita scioltezza di manovra senza spingere troppo sull’acceleratore. Il Verona appare troppo concentrato a non lasciare spazi giocabili agli avversari piuttosto che a creare occasioni dalle parti di Reina. Il duello fra Nicolas e Insigne si ripete al 20′ con un tiro a giro dell’attaccante ben deviato dal portiere veronese. Il terreno di gioco è pessimo e non consente ai giocatori un agevole controllo del pallone. Questo però non frena il Napoli che continua a creare occasioni da gol prima con Hamsik, poi con Insigne e Callejon. E il Verona? L’unico sussulto offensivo della squadra di Pecchia è con un tiro a lato di Bessa al 24′. Il meritato vantaggio ospite arriva al 32′ in modo fortuito: angolo di Callejon e palla che sbatte sul piede di Souprayen, sfortunato nell’infilare la propria porta. Lo svantaggio affossa il morale del Verona che subisce sette minuti dopo il raddoppio ospite, un capolavoro da manuale del calcio. Insigne al 39′ prende palla e si invola sulla sinistra allungando la falcata e salutando Souprayen: l’assist di esterno destro per Milik è uno splendore e l’attaccante polacco ringrazia infilando Nicolas con un perfetto diagonale. I padroni di casa hanno un sussulto d’orgoglio nel finale del primo tempo con Cerci (splendida la risposta di Reina) e Ceceres di testa. Troppo poco per creare ansie a questo Napoli solido e cinico in avanti. Verona-Napoli, al Bentegodi solo met campo rizollato
RIPRESA - La ripresa parte sotto la pioggia battente. Cerci e Verdi nei primi cinque minuti provano a scaldare la serata di Reina che risponde da campione ad entrambi. Il Napoli si limita a controllare gli sforzi offensivi avversari senza sprecare troppe energie. La partita rallenta e non offre grandi spunti fino al 62′ quando Ghoulam si toglie la soddisfazione di realizzare il suo primo gol in A sfruttando al meglio una corta respinta di Nicolas su una conclusione ravvicinata del neo entrato Mertens. Il 3-0 però non mette i titoli di coda alla partita. Colpa del Napoli che riapre un match di fatto in cassaforte all’82 quando Hysaj e Chiriches si fanno beffare da Bessa, bravo ad infilarsi in mezzo ai due e a trovare il contatto con l’albanese. L’attaccante cade a terra e l’arbitro Fabbri concede il rigore espellendo l’albanese per doppia ammonizione. Dal dischetto Pazzini (entrato dieci minuti prima al posto di Cerci) non fallisce. La gara si riapre improvvisamente e Pazzini sfiora il bis sessanta secondi dopo su un regalo di Chiriches: Reina salva tutto in uscita. L’ultimo sussulto lo regala Caceres che di testa non trova lo specchio della porta per pochissimo. Al triplice fischio Sarri tira un sospiro di sollievo. Il suo Napoli ha cominciato al meglio la sua stagione ma gli ultimi minuti del Bentegodi devono far riflettere in vista del ritorno dei playoff di Champions contro il Nizza di martedì prossimo.
From: Corriere Dello Sport.