Dunque forse i nodi sono: 1) l’Asl ha comunicato davvero da subito ai contatti stretti dei calciatori positivi di dover stare in isolamento fiduciario?; 2) è vero che l’isolamento fiduciario non consente di partire? 3) coloro che si sono allenati insieme sono considerati contatti stretti?; 4) i calciatori sono soggetti alle regole imposte dall’Asl in merito alla limitazione dei contagi? Quattro domande alle quali il Napoli e gli esperti legali interpellati anche nelle varie trasmissioni sportive rispondono chiaramente sì. E allora davanti a questo ancora qualcuno si chiede: «Un protocollo di un ente privato, che può essere la Figc ma anche un regolamento di condominio, può sostituirsi alla legge?»
Ricostruendo i fatti, la Corte pone poi l’attenzione su due particolari. Il primo: l’annullamento del volo charter per Torino. Punto sul quale i tifosi hanno già pronta la risposta: «Anche col Bologna siamo partiti il giorno stesso, con la gara alle 18. Eppure siamo arrivati in tempo per giocare e abbiamo pure vinto». Poi il secondo: la disdetta del ciclo di tamponi per il gruppo squadra prenotato all’alba di domenica presso una struttura di Torino, da svolgere come da protocollo nel giorno stesso della partita. Il divieto di mettersi in viaggio – secondo la Corte – arrivato domenica 4 ottobre alle 14.13 con comunicazione dell’Asl Napoli 2, non può prefigurare la causa di forza maggiore in quanto «un soggetto che si sia posto nelle condizioni di non fare una cosa, non può poi invocare, a propria scusante, la sopravvenienza di una causa successiva». E davanti a queste frasi in tanti riflettono: «Questo praticamente vuol dire che l’isolamento fiduciario consente di mettersi in viaggio oppure che la Corte nega che i giocatori siano stati messi in isolamento. O ancora la Corte non ha chiaro il significato dell’isolamento fiduciario».
Dubbi leciti, a rigor di logica. Ma nel calcio si conosce un solo tipo di rigore, quello che spesso viene assegnato a favore della Juve secondo i napoletani. «Normalmente sti punti ce li fanno perdere in campo con i soliti tiri dal dischetto per la Juve, ora hanno deciso di alternare un po’ con nuove modalità», punge il popolo di internet.
D’altronde accettare la richiesta del Napoli per la Figc vorrebbe dire anche mettere a rischio il normale svolgimento del campionato e gli introiti economici che ne derivano. Non accettarlo vuol dire però che il protocollo Figc ha maggior valore delle legge, tenendo conto dell’ultimo verbale Cts sul calcio che sottolinea che l’ultima parola resta all’Asl. Questo anche alla luce del fatto che intanto le Asl hanno bloccato proprio in questi giorni le partenze per le nazionali in alcuni club, e la cosa non ha scatenato lo stesso clamore. Per non parlare delle falle dell’attuale protocollo in atto, verificate già in occasione di Napoli-Genoa che ha permesso la diffusione di contagi.