L’ex Napoli: “Se il presidente chiama altri allenatori non deve poi dirlo a qualcuno. Scudetto? tutte possono arrivare tra le prime tre”
NAPOLI – “Cosa serve al Napoli? Un po’ di serenità quando le cose sono un po’ difficili, Gattuso ha fatto un grande lavoro e servirebbe avere un po’ più di tranquillità“. Questa l’opinione di Massimo Mauro, intervenuto a Radio Marte, sul momento vissuto dall’allenatore azzurro dopo le dichiarazioni che hanno tolto il velo sulle frizioni con il presidente De Laurentiis. “Io ho commentato a caldo le sue parole e sono stato dalla sua parte, ma poi ho riflettuto un po’. Chiaramente da opinionista pensi nello specifico ai 90′, poi ci si rende conto che le responsabilità di un presidente sono diverse. Bisogna coniugare la gestione con i risultati e Rino poteva avere più calma nel commentare. E se De Laurentiis chiama gli allenatori non deve poi farsi beccare o dirlo a qualcuno. Però lo sfogo di Gattuso è stato bello perché ha radici nel calcio giocato e nei rapporti del campo. Quella è la quotidianità bella da vivere, anche sanguigna. Su tutto il resto forse c’è troppa cattiveria, ci sono interessi personali, cattiveria, amici. Cose che esistono ma che non dovrebbero rompere le scatole all’allenatore”.
Poi il giudizio sulla stagione del Napoli, chiamato domani sera a giocarsi l’andata della semifinale di Coppa Italia: “È una stagione anomala e anche un po’ sfigata, il Napoli ha perso giocatori importanti. Osimhen ha perso tante gare, Mertens dove lo metti fa bene. Anche Insigne stava giovando della forza e della forma dei suoi compagni ed è venuto meno anche lui. Gattuso è un professionista esemplare, dal punto di vista nervoso il Napoli non deve sbagliare. Questa è responsabilità dell’allenatore: nel calcio di adesso bisogna picchiare più degli altri. Non si vince solo con la tecnica, Chiellini docet in questo”. Sulla difesa azzurra: “I due difensori centrali del Napoli sono bravissimi, Koulibaly lo prenderei per tutte le squadre. Però non mette paura all’avversario. Chiellini ha un altro atteggiamento, qui sta un po’ la differenza che piace a me. La differenza nel calcio di oggi la fa davvero il particolare. Si sbaglia poco, quindi il minimo errore dà il gol”. Sulle chance scudetto della Juventus: “Il campionato è aperto a qualsiasi cosa. Perciò il Napoli deve stare con la testa fuori dall’acqua. Tutti possono aspirare ad arrivare tra le prime tre. Il Milan gioca bene e ha fortuna, l’Inter ha l’organico migliore, la Juventus ha cambiato molto e ci punterei tra qualche anno ma se riesce a giocare corta e cattiva fa paura, però non è stata continua così come il Napoli. Se manca l’intensità anche squadre piccole possono farle gol. Pirlo e Gattuso non devono sbagliare“.
La chiosa è su Maradona: “Non lo sentivo. Parlare di lui è difficile, soprattutto per chi gli è stato amico e chi ha vissuto la quotidianità insieme a lui. Ho un ricordo bello di questo rapporto, putroppo troppo breve e condizionato dal calcio. Era troppo innamorato del calcio, era l’artista del pallone. Sapere che poi il calcio non gli ha consentito di curarsi, perché questa è la verità, fa male a tutti. Non era facile perché aveva una personalità straordinaria e faceva ciò che voleva. Quando un uomo è debole, chi gli sta attorno ne approfitta. Una storia triste ma prevedibile” ha concluso Massimo Mauro.