Arkadiusz Milik ha rilasciato un’intervista al portale della Serie A: «Dove sono nato io il calcio è molto importante, in Polonia è tra le cose più importanti, anche nella mia città. Tutta la vita si concentrava intorno al calcio. Penso che la cosa più importante e il mio punto di forza sia la testa. Nel calcio il corpo è importante come la testa. Non arrendersi mai è la cosa più importante della mia vita.
Non mi piace essere paragonato a Lewandowski, è un giocatore totalmente diverso, un calciatore fantastico. È il nostro capitano, il superstar della nostra squadra.
Quando sono arrivato al Napoli ho subito chiesto al tassista di portarmi al mare per vedere i bei posti. Mi ha mostrato un po’ Napoli e mi è piaciuta tanto. Ci sono tanti bei posti, specialmente vicino al mare e quando c’è il sole: è veramente bella.
Ho rotto due volte i legamenti ma tutto è ancora possibile. Sono un ottimista e cerco sempre di trovare qualcosa di positivo. Le mie due contusioni oscurano i momenti positivi, che sono meno di quelli difficili. L’infortunio è stato un momento duro, spero che i problemi con la salute siano finiti e ora arrivino solo i bei momenti.
La Serie A è speciale, ma ogni campionato lo è con caratteristiche specifiche. In Italia sono rimasto impressionato dagli aspetti tecnici. La tattica è ad un livello molto elevato. Sicuramente, per la stagione e il Mondiale, ci sono ancora tante cose da fare. Vogliamo vincere e giocare al meglio delle nostre possibilità. Il Mondiale è qualcosa di importante, una specie di torneo della vita. Un giocatore può partecipare a 2-3, al massimo 4 Mondiali. Non riusciamo a togliercelo dalla testa».
From: Il Mattino.