Giornata storta per i tifosi del Napoli che con questo turno di Serie A erano già pronti a gustare il secondo posto. E invece niente da fare perché al 94’ è arrivata la beffa al Maradona: dopo innumerevoli tiri verso Cragno non entrati, il Cagliari ha centrato la porta di Meret spegnendo anche la gioia per il pareggio dell’Atalanta sul campo del Sassuolo, che avrebbe potuto mettere tutte le dichiarate pretendenti per la zona Champions a pari punti dopo la festa dell’Inter.
Alla fine della 34esima giornata invece è proprio il Napoli a restare fuori dai sogni europei: la vittoria last minute della Juve sull’Udinese ha lasciato solo gli azzurri dietro, fermi momentaneamente al quinto posto. Ma non mancano le polemiche: «A noi un gol regolare non convalidato, a loro come al solito un gol convalidato non regolare. Che tristezza», si legge su un profilo Instagram non ufficiale di Edo De Laurentiis. E chissà che questo pensiero non lo abbiano fatto per davvero in società. I tifosi certamente si: «Fabbri è stato vergognoso, questi giocavano a colpirci e non ha dato un cartellino»; «I sardi sembravano assassini, quasi un tentato omicidio in campo. E l’arbitro complice dovrebbe essere in carcere», sono i commenti pesanti dei napoletani, arrabbiati per una partita dove le azioni pericolose non sono di certo mancate. E tutte della squadra ospite, chiaramente impunite.
Una partita cominciata bene da parte del Napoli, che ha dimostrato di dominarla per quasi settanta minuti. Il bellissimo gol di Osimhen, poi il raddoppio annullato fra dubbi e polemiche e grande grinta e sicurezza degli azzurri. «Mammamia, ma che cos’è Victor stasera!»; «Demme è ovunque»; «Che squadra, questo è il calcio vero», sono stati i commenti del pubblico social. Poi il Cagliari ha deciso di metterci prepotentemente il fisico trasformando ogni contrasto di gioco in un duro colpo da wrestling: e allora interruzioni, azioni spezzate di continuo. Probabilmente anche l’attacco poteva fare qualcosa in più nelle tante occasioni ottenute, ma poi la difesa ha cominciato a ballare leggermente proprio sul finale, e lì i sardi hanno avuto la meglio, nel recupero dopo l’uscita dell’attaccante nigeriano sanguinante per un brutto colpo alla testa e Koulibaly già dolorante per uno scontro precedente, ma obbligato a restare in campo poiché i tre slot a disposizione per i cambi erano già esauriti. Ma per tutti la colpa stavolta non è dei ragazzi: «Hanno deciso di rubarci due punti con questo pareggio, volevo vedere se l’arbitro non ci avesse annullato gol e avesse dato i meritati cartellini».
Ma non è tempo per piangere, non ancora: ci sono altre quattro giornate da giocare e ci sarà ancora Juventus-Milan e Atalanta-Milan. Questo vuol dire che a parte la difficoltà delle gare, le squadre davanti al Napoli dovranno matematicamente perdere punti. E allora Gattuso e i suoi dovranno essere bravi ad approfittarne: «Abbiamo davvero terminato i bonus, se vogliamo la Champions dobbiamo vincerle tutte», fa però notare un tifoso. Chissà, ma certamente non mancheranno le emozioni in questo finale di stagione dove ancora tutto è possibile, scudetto a parte.