(Italiano) Napoli, così Sarri ha domato l’ex bestia nera Donadoni


CONDIVIDI/SHARE

Sorry, this entry is only available in Italiano. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.

image

Un dispiacere grosso, il ko per 3-2 a Bologna che costò al
Napoli la vetta della classifica conquistata la settimana
precedente con la vittoria nello scontro diretto sull’Inter.
Questa l’unica macchia di Sarri nei confronti con Donadoni (il
6 dicembre del 2015), l’allenatore del Napoli si è poi
ampiamente rifatto con quattro vittorie consecutive. Partite
spettacolari e tanti gol degli azzurri: due goleade (6-0 e 7-1) e
altri due successi larghi(3-1 e 3-0). Il tecnico del Napoli vinse
in precedenza anche con l’Empoli contro il Parma: cinque
successi, quindi, una sconfitta e un pareggio, questo il bilancio
complessivo del confronto.

Gli incroci diretti dicono Sarri, anche se all’andata gli
azzurri soffrirono nel primo tempo (chiuso 0-0) dilagando nella
ripresa e Donadoni storicamente è un osso duro da avversario
e alla guida del Parma, già retrocesso, bloccò il
Napoli di Benitez (2-2), un pareggio che incise pesantemente sulla
mancata qualificazione alla Champions League nella stagione
2014-2015. E prima l’ex tecnico azzurro aveva vinto tre volte
con il Parma contro il Napoli (due al San Paolo), un successo per
lui anche nell’esordio da avversario quando era sulla panchina
del Livorno e vinse 1-0 in B.

Due tecnici che hanno alcuni punti in comune ma con una filosofia
di base diversa: Sarri punta più al palleggio e a comandare
la partita per colpire, Donadoni è micidiale nei
ribaltamenti di fronte e nelle verticalizzazioni improvvise. Due
carriere diverse, Sarri dopo una lunga gavetta è arrivato
all’apice in questi tre anni di Napoli. Più rapida
invece la scalata di Donadoni passato dal Livorno alla guida della
nazionale azzurra: il punto più alto il biennio con
l’Italia chiuso con i quarti di finale agli Europei 2008. A
Napoli finì la stagione 2009 subentrando a Reja e
partì nel 2010, sette partite prima di essere sostituito da
Mazzarri: un’esperienza durata sette mesi e senza particolari
acuti.

From: Il Mattino.

CONDIVIDI/SHARE