(Italiano) Napoli, effetto Ancelotti: 535′ in meno per Insigne-Mertens-Callejon 


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Nelle prime 8 giornate l’utilizzo del trio offensivo in campionato si è ridotto del 27% rispetto a 12 mesi fa

ROMA – La seconda sosta del campionato è spesso sinonimo di primi bilanci attendibili. Le 8 giornate iniziali offrono già uno spaccato interessante di quello che potrebbe essere il resto della stagione e al di là dell’inevitabile sentenza offerta dai punti in classifica, si può già dedurre quali siano le strategie degli allenatori. Uno dei segnali di discontinuità più forte dell’intero torneo è stato offerto da Carlo Ancelotti che pur lavorando nel solco tracciato da Maurizio Sarri ha gestito il gruppo in maniera completamente diversa. Lo ha sottolineato candidamente Ounas, autore del primo gol nel 2-0 al Sassuolo: «Il nuovo mister dà fiducia a tutti i giocatori».

I NUMERI DELL’ATTACCO - Se si mettono in parallelo i minuti giocati dagli attaccanti quest’anno e quelli della passata stagione, si scopre che il tridente Insigne-Mertens-Callejon è stato spremuto molto meno. Sono 535 i minuti mancanti rispetto a 12 mesi fa e il delta non è spiegabile solo attraverso la piena disponibilità di Milik che ha già disputato 417 minuti contro i 90 del 2017/2018 prima dell’infortunio. Nel -27% complessivo del trio incide anche lo spazio concesso allo stesso Ounas (120′) e soprattutto a Verdi (182′). La rotazione allargata è favorita anche dal cambio di modulo: Ancelotti è partito con il 4-3-3 nelle prime 3 gare, poi dopo il flop contro la Sampdoria (3-0 al Ferraris) ha varato il 4-4-2 e a Torino contro i granata ha provato anche il 4-2-3-1. La ripartizione diversa di minuti e responsabilità può avere ripercussioni positive a livello sistemico nel lungo periodo, soprattutto in caso di infortuni: se dovesse mancare qualche stella, Ancelotti avrà pronta un’alternativa con il volume della fiducia a mille. Come ha dimostrato Ounas siglando il grande gol che ha messo in discesa la gara contro il Sassuolo.

From: Corriere Dello Sport.

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