Carletto è stato avvisato da chi di dovere: la Roma è
l’unica big italiana che non è mai stata battuta da
Sarri al San Paolo in campionato (due sconfitte e un pareggio) nel
suo triennio in azzurro. Insomma, l’avversario che più
di tutti ha rotto le uova nel paniere negli ultimi tempi. Per la
serie «gli esami non finiscono mai», ecco dunque un
altro bivio determinante di questo inizio stagione, tenendo conto
la Juventus ha ripreso a macinare avversari (e rigori generosi,
diciamo così) a Empoli, ed è tornata a +7 dagli
azzurri. Bisogna mettere da parte l’entusiasmo per la
prestazione superba di Parigi e tuffarsi alla sfida con la squadra
di Di Francesco che negli ultimi tempi appare assai simile a un re
Travicello. Ad Ancelotti piace adattare le sue scelte al nemico ed
è per questo che la formazione è sempre piena di
dubbi. Per il resto vuole che di davvero immutabile resti lo
spirito delle ultime partite. «Sarà una gara aperta e
di qualità», ha spiegato venerdì al Mattino il
tecnico di Reggiolo.
C’era una volta il derby del Sud, ma dalla morte di Ciro
Esposito tutto è diventato molto peggio di prima. 30 mila
spettatori e trasferta vietata ai tifosi romanisti. Ancelotti si
porta dietro qualche dubbio che però non riguarda Lorenzo
Insigne che ha recuperato dalla botta rimediata al Parc des
Princeps. Probabilmente il ballottaggio tra Milik e Mertens questa
volta sarà a vantaggio del polacco. Insigne è
l’intoccabile e Carlo farebbe un’immensa fatica a metterlo
da parte. Chi farà da spalla a Insigne verrà deciso
stamane, alle 10,30, quando la squadra si presenterà a
Castel Volturno dopo la notte passata a casa. Un altro dubbio
riguarda Fabian: è in condizione e i suoi muscoli farebbero
comodo. Ma Zielinski scalpita ed è in vantaggio sull’ex
Betis. Dovrebbe cambiare la coppia di centrali: gioca Koulibaly
(diffidato) e al suo fianco Maksimovic, con Hysaj e Rui a
completare la linea a 4.
From: Il Mattino.