Le prime foto dell’apoteosi napoletana sono arrivate quando il Napoli era ancora all’interno dello spogliatoio dell’Allianz Stadium. I giocatori saltellavano festanti cantando a squarciagola «Abbiamo un sogno nel cuore… Napoli torna campione». Jorginho, tra i più scatenati, tira fuori il suo smartphone e mostra le prime immagini. Urla: «È capodanno, stanno sparando i fuochi». Mentre l’euforia travolge tutti, gli uomini della Digos mostrano preoccupazione. «Forse è il caso che arriviamo più tardi a Capodichino». La proposta è subito bocciata: «Ci aspettano pure se arriviamo alle 5». La squadra già sa quello che l’aspetta una volta che il charter atterrerà a Napoli. Ma quei ventimila sono un colpo agli occhi e al cuore. Mertens, che invece non ha viaggiato con la squadra, chiede di inviare i video dal bus. Non c’è un solo calciatore, un solo membro dello staff tecnico che non stia lì a riprendere quello che succede attorno a loro. Tutto avviene in maniera corretta, mai un momento di tensione, mai un momento in cui la polizia, che pure era accorsa, è dovuta intervenire. Tra due ali di tifosi, il bus del Napoli ha faticato a uscire da Capodichino: a passo di lumaca, a volte persino a passo più lento. Gli altri ospiti del charter della Bulgarian hanno preferito non salire su minivan messi a disposizione ben sapendo che per fare poche centinaia di metri avrebbero impiegato almeno un’ora. Tra questi Daniele Decibel Bellini, lo speaker ufficiale del Napoli. «Ho visto alcuni giocatori quasi in lacrime quando sono scesi dalla scaletta dell’aereo e hanno iniziato a sentire i cori che arrivavano da lontano. Un’emozione unica. I giocatori non mi hanno nascosto che aver visto tutta quella gente sabato pomeriggio, prima della partenza per Torino, ha dato a tutti un carica in più».
From: Il Mattino.