(Italiano) Napoli, Inglese convince: ​già entrato nel cuore dei tifosi


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Inviato a Dimaro-Folgarida
 
Nella prima amichevole stagionale, quella di sabato scorso contro il Gozzano, Roberto Inglese non ha voluto cambiare le sue tradizioni. E allora niente 9 dietro le spalle, ma quel 45 che tanta fortuna gli ha portato con la maglia del Chievo Verona. Numeri a parte è lui la prima punta – al netto di Vinicius – a disposizione di Carlo Ancelotti nell’attesa che in Trentino si materializzi la sagoma formato XXL di Arek Milik e che faccia ritorno dalle vacanze post Mondiale il folletto Dries Mertens. Insomma, l’attacco pesante del Napoli al momento passa tutto dai piedi di Inglese.

CR7? NO, RI45
Nel giorno in cui si parla solo di Cristiano Ronaldo e della sua presentazione a Torino, c’è uno spicchio di Italia, anzi una valle (la Val di Sole), dove il Ronaldocentrismo sa prendere anche una sfumatura di azzurro. Al termine della seduta dell’allenamento mattutino di ieri del Napoli, infatti, Roberto Inglese si ferma per la consueta sfilata d’onore nella quale regala autografi e foto ai tifosi. Dal bagno di folla emerge una voce: «Roberto, sei tu il nostro Cristiano Ronaldo». L’attaccante azzurro supera rapidamente il momento di impasse e da vero uomo d’area di rigore si smarca con un sorriso e abbozza una risposta: «Magari». Che a sentirlo così in un giorno del genere vale quasi un gol.

DI PREPOTENZA
Il gol, appunto, è quello che ancora manca a Inglese, che nell’amichevole di Dimaro contro il Gozzano si è sbattuto tanto e a lungo, ma senza riuscire a fare breccia nelle maglie avversarie. È vero, per un bomber buttarla dentro è quasi l’unica cosa che conta, ma per un allenatore che guarda e studia dall’esterno non è sempre così. A Carlo Ancelotti i suoi movimenti e la sua voglia sono piaciuti. Indice che da qui all’inizio del campionato le gerarchie per la maglia da prima punta titolare non sono affatto scritte nella pietra. Inglese è il tipico uomo da area di rigore, ma non solo. Gli piace arretrare la sua posizione per aiutare i compagni e non disdegna l’idea di andare a prendere qualche sportellata dai mediani avversari.

IL SEGRETO
Roberto lo sa, per conquistare un posto nel Napoli non serve solo avere piedi al velluto, ma anche spirito di sacrificio e massima disponibilità, sopratutto negli allenamenti. È per questo che il campo di Carciato in questi giorni è stato irrigato dalla pioggia e dalle gocce del suo sudore: entrambe battenti e costanti. Come piace ad Ancelotti, ma anche come piace ai tifosi che dopo appena una settimana già lo hanno preso in simpatia, applaudono ogni sua giocata e sono i primi ad alzarsi in piedi per un gol anche solo in partitella.
 

From: Il Mattino.

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