Decide Higuain il derby d’Italia con un colpo di testa all’89’, circa due minuti dopo il sudato 2-2 segnato da Cuadrado. Proprio lui torna a spezzare i cuori azzurri, già pronti a festeggiare: dopo il vantaggio nerazzurro fuochi d’artificio in città, già si assaporava il sorpasso. Poi il Pipita ricambia il gesto di Koulibaly e riporta la sua squadra verso la vittoria, beffando i napoletani. Interrompe così il digiuno più lungo della sua carriera in Italia: ben nove partite senza gol. Ma ritorna e si fa sentire alla grande, regalando tre punti fondamentali alla Juve che è decisa a portare a casa il settimo titolo consecutivo.
Eppure per buona parte della gara Higuain è sembrato spento contro un Inter che si è difesa con ordine e rigore: l’occasione però rende l’uomo ladro, e quando Santon gli lascia spazio sulla punizione partita da sinistra ecco che l’indole da bomber affamato torna a galla. «Non si è visto tutta la partita, poi fra un aiutino e l’altro tiene pure la fortuna di buttare la palla dentro», commentano sul web i tifosi del Napoli. E qualcuno ironizza: «Aveva mangiato troppo, ha cominciato a giocare con calma, il tempo di digerire».
Un match straripante di emozioni, e con non pochi episodi da rivedere: onore tuttavia all’Inter che in dieci dopo solo 15 minuti di gioco è riuscita a tener testa ai bianconeri per quasi tutta la durata del match. Ma il calcio insegna che bisogna giocarsela fino alla fine, e in pochi secondi tutto può cambiare a partire da un episodio. Poco apprezzato l’arbitraggio, in tanti puntano il dito su Orsato. Ma dubbi anche alcuni falli proprio a danno del Pipita, bloccato nei rari tentativi offensivi.
Tuttavia dopo questa vittoria e il ritorno al gol si rivede sui social anche il fratello Nicola, pronto a commentare il post di Gonzalo. «Orgoglioso di questa squadra, vittoria importantissima», esulta l’attaccante sui social; «Ecco il bomber», sottolinea il fratello procuratore mentre si fa vedere nelle sue foto allegro e in vena di far festa. E i napoletani si scatenano con gli sfottò: «Potete vincere solo rubando», «Vi siete persi tanto andando via da Napoli, e non solo a tavola», «Questa volta almeno la soddisfazione di vedervi tremare fino alla fine».
Era andato alla Juve per vincere, e ora l’argentino rischia addirittura di tornare a mani vuote e lasciare il titolo alla sua ex squadra. Napoli vorrebbe dimostrargli che non si vince solo con la potenza economica e societaria, ma che a volte il cuore e la volontà spinti dall’entusiasmo di un intero popolo possono compiere miracoli. D’altronde l’impresa azzurra è già compiuta: stare lì, ad un passo dal club campione in carica e dar fastidio fino all’ultima giornata nonostante le differenze di investimenti, di strutture, di rosa. Ma ora c’è un sogno da portare avanti: lo si sente nell’aria, e solo chi conosce Napoli e il calore della sua gente può capire l’atmosfera che si vive in città. Fra poco la prova di Firenze, poi ancora tre giornate per sperare, credere e lottare. E comunque finirà i tifosi azzurri stanno dimostrando al Pipita che in fondo ha già perso: tutta Italia guarda sbalordita cosa sa far vivere Napoli, dove si vive di calcio. E vincere a Torino non sarà mai la stessa cosa. Ci sono emozioni che non si possono spiegare, vere e proprie magie che solo questa città dal grande cuore sa regalare.
From: Il Mattino.