(Italiano) Napoli, Mertens rifiuta la Cina: «Offerte milionari, ma Kat non vuole»


CONDIVIDI/SHARE

Sorry, this entry is only available in Italiano. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.

image

Lo scudetto mancato, un Mondiale da giocare. La stagione di Dries Mertens è stata di certo fin qui esaltante, ma non è ancora finita. La grande cavalcata con il Napoli gli ha permesso ancora una volta di essere un punto imprescindibile per quel Belgio che si affaccia alla Coppa del Mondo tra le migliori ai nastri di partenza. «Abbiamo dato tutto per lo scudetto, lavorando tantissimo. Peccato non esserci riusciti. Farò di tutto per portare a casa il Mondiale», ha detto l’azzurro. «La squadra sta bene, è più avanti rispetto alle esperienze precedenti. Speriamo di poterci riuscire».

Quando il Mondiale sarà finito, però, torneranno a farsi sentire le voci di mercato per lui. «Cina? Non giocherò mai lì perchè mia moglie Kat non ci vuole andare. Ma ho avuto la chance per farlo, anche perchè hai la possibilità di guadagnare in due anni tanto quanto guadagni in tutta la carriera», ha ammesso Mertens ai microfoni del canale Een. «Sto molto bene a Napoli, mi piace molto ed ho ancora due anni di contratto perciò vediamo come andrà a finire».

Quel che è certo è che in Russia Dries vorrà farsi notare. «Crediamo davvero tanto di poter fare bene in questo Mondiale. Ma il calcio belga deve trovare una sua identità, per insegnarla ai giovani che daranno il ricambio alla nostra generazione». E sulle critiche a Nainggolan, poi escluso dal Belgio per il Mondiale, Mertens ha dichiarato: «A Napoli c’è una linea ben definita riguardio ai comportamenti, al fumo o all’alcol. Nei giorni prima della partita ai nostri tavoli troviamo anche del vino. Maurizio Sarri è il più grande fumatore al mondo, però credo che un atleta al top debba fare tutto con moderazione. Un bicchiere ogni tanto, specialmente dopo una partita, credo possa essere un bene».

From: Il Mattino.

CONDIVIDI/SHARE