A maggio le partite sono affollate di partenze più degli aeroporti e delle stazioni, e ogni gesto finisce per alimentare nostalgie o ingenerare rancori. Così quando David Ospina si tuffa a parare un gran colpo di testa di Andrea Belotti, allungando la mano destra a togliere la palla dall’angolino basso, partono i chissà, crescono i ci mancherà, e in molti buttano fuori i resta. Il portiere colombiano è dato in partenza, dopo quattro anni…
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