La lussazione alla spalla destra c’è, ma soltanto dopo la visita si avrà un quadro ancora più chiaro
NAPOLI – E quando verrà domenica, portandosi un paio di allenamenti in testa, sarà Napoli-Milan: che però è già cominciata, anche se in tono minore (e mai dimesso), perché saranno anche dieci giocatori, ma val la pena di seguirli, allenarli e lasciare che si calino, dolcemente, nell’atmosfera magica di una partita che ha un senso o anche può darlo alla stagione. Per ora, è un semplice modo per starsene «svegli», annusare l’aria, avvicinarsi alla sfida e capire l’effetto che fa: poi torneranno i sedici convocati nelle varie Nazionali, in quella che viene chiamata pausa, e da quel momento in poi, con la classica full immersion, Gattuso procederà con le ultime (e anche uniche) istruzioni per l’uso che lo trascineranno in quel faccia a faccia con il suo passato.
Prima domanda, fuori dal coro di Castel Volturno: come sta Victor Osimhen, che doveva partire ieri e invece forse potrebbe farlo in giornata, perché adesso, in questo mondo, è mica semplice salire su un aereo e lasciare un Paese per entrare in un altro? Per spostarsi, ovvio, c’è bisogno di sottoporsi al tampone molecolare, che ha bisogno (chiaramente) di essere processato: Osimhen ha provveduto ed intanto, nell’attesa, ha dovuto spostare il proprio viaggio. Però intanto al Napoli è stata inviata la risonanza magnetica a cui il centravanti si è sottoposto domenica e la diagnosi conferma i sospetti: lussazione anteriore della spalla destra. Che può voler dire qualcosa o anche niente, almeno sino a quando Osimhen non arriverà a Castel Volturno, non si sottoporrà alla visita del dottor Canonico e non tenterà di comprendere se esista una sola possibilità o ce ne siano altre, per andare incontro al Milan e giocarsela (anche) con Ibrahimovic.
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