Il Napoli di Ringhio si presenta contro il Parma: spirito battagliero e nuovo assetto tattico, il 4-3-3 più congeniale a diversi azzurri, a cominciare da Insigne. Gattuso ha iniziato a lavorarci in questi suoi primi tre giorni nel nuovo mondo azzurro.
Parte l’avventura del nuovo tecnico che negli allenamenti ha mostrato già tutta la sua grinta, un sanguigno da calciatore e poi da allenatore. Gattuso ha battuto molto sull’aspetto caratteriale e nello stesso tempo su quello tattico, curato con particolare attenzione ieri durante la rifinitura a Castel Volturno: prove di 4-3-3 con due azzurri per ogni ruolo a mettere in pratica i movimenti difensivi e di attacco e con l’idea di base di tenere sempre la squadra molto corta che non regali campo e spazi agli avversari. Formazione per grandi linee già fatta dall’allenatore calabrese che stamattina dopo l’ultima sgambatura sul campo (la squadra ieri sera è rimasta in ritiro a Castel Volturno), s’intratterrà con gli azzurri in sala video per mettere a punto durante la riunione tecnica le cose da mettere in pratica in partita e per lo studio dell’avversario. Un approccio anche in questo senso leggermente diverso, dopo le novità già introdotte nei primi due giorni sul campo con gli allenamenti più lunghi e più intensi.
Gattuso riparte da Insigne, il capitano che giocherà largo a sinistra nel tridente d’attacco e cioè nella sua posizione preferita dove sta facendo benissimo con l’Italia di Mancini e cerca il primo gol stagionale al San Paolo. E si riparte da Allan, l’azzurro che più di chiunque altro per caratteristiche somiglia al nuovo allenatore: nel centrocampo a tre è stato provato da playmaker davanti alla difesa, ruolo dove sono stati alternati anche Fabian e Zielinski. Ma il tecnico è intenzionato a proporre Allan centrale con il polacco e lo spagnolo da interni che avranno le mansioni di sganciarsi tra le linee per provare il tiro e nello stesso tempo di chiudere i varchi centrali per limitare i pericoli delle ripartenze, uno dei difetti maggiori emersi nel Napoli di Ancelotti con le reti incredibili prese da palle perse in attacco o addirittura da calci d’angolo battuti male, come nell’azione dell’ultimo gol a Udine incassato in contropiede da Lasagna.
Il 4-3-3 di Gattuso prevede grande densità di fase di non possesso con gli esterni di attacco che si abbassano dietro la linea della palla. Movimenti sia difensivi che offensivi che gli azzurri stanno cominciando a metabolizzare ma c’è bisogno di un attimo di tempo, anche se questo modulo è nelle corde della squadra che ha giocato con lo stesso sistema nei tre anni di Sarri: ovviamente però l’interpretazione presenta delle differenze. Il Napoli ha bisogno di trovare più compattezza in fase di non possesso e questa è una delle caratteristiche del gioco di Gattuso che sta molto attento a non prendere gol ma nello stesso tempo si dovrà ritrovare una maggiore incisività in attacco visto che i numeri da questo punto di vista sono stati finora in flessione rispetto all’anno scorso. La buona notizia è rappresentata dal rientro di Milik che si è ripresentato alla grande in Champions League contro il Genk realizzando una tripletta: il polacco, quindi, è favorito per una maglia da titolare al centro dell’attacco dove è in ballottaggio con Mertens che può giocare anche a sinistra. A destra se la giocano Callejon e Lozano. Confermata la difesa a quattro davanti a Meret con l’unica novità che potrebbe essere rappresentata da Hysaj a sinistra al posto di Mario Rui: coppia centrale Manolas-Koulibaly (Maksimovic è squalificato per due giornate), terzino destro è Di Lorenzo, l’azzurro più impiegato da Ancelotti (titolare in tutte le partite, eccezion fatta per la trasferta di campionato a Lecce).
Il Napoli si è sbloccato contro il Genk ma in campionato è all’asciutto ormai da quasi due mesi, l’ultimo successo il 19 ottobre contro il Verona: dal match di oggi contro il Parma gli azzurri provano la rincorsa alla zona Champions (ora distante otto punti), poi ci sarà il Sassuolo e dalla ripresa dopo la sosta natalizia potranno ancora concentrarsi sul campionato visto che la Champions League ripartirà da metà febbraio. E Ringhio attende subito le prime risposte.