Gattuso e Giuntoli d’accordo, serve un sesto mediano: via ai contatti con l’Inter. L’uruguaiano ha già detto sì agli azzurri
NAPOLI – Cinque centrocampisti: ma basteranno? Chiederselo è un dovere e rispondersi (almeno con se stesso sinceramente) è invece un obbligo: la stagione tra un po’ entrerà nel vivo, si giocherà ogni tre giorni, ci saranno il campionato, l’Europa League e poi più in là la Coppa Italia da ossequiare e nelle soste (si fa per dire), mezza squadra se ne andrà in giro per il Mondo, per rispondere al richiamo della Patria. Niente riposo, dunque, anzi problemi sparsi, per i cambiamenti di fuso orario, delle abitudini, delle preparazioni, e pericolo concreto di ritrovarsi con l’acido lattico a rovinare il «Progetto». E allora un mediano, possibilmente in prestito (con riscatto) da defi nire, può tornare utile. Cristiano Giuntoli è il responsabile del mercato, spetta a lui tracciare le linee guida e scorgere soluzioni che siano praticabili dal punto di vista finanziario e tatticamente utili per Gattuso: e andando a rovistare nel proprio data-base, al diesse è venuta la tentazione di avvicinarsi a Matias Vecino, 29 anni, che all’Inter non ha prospettive e che però ha bisogno ancora di un periodo ragionevole per riprendersi da un intervento chirurgico che lo ha sottratto all’ultima fase della scorsa stagione. Vecino ha già detto sì, e con entusiasmo, conta i giorni che lo separano dal rientro ma intanto spera che Napoli e Inter riescano ad accordarsi sul prestito (con diritto di riscatto).
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Eppure tornano, come onde placide, certe indicazioni del passato: Matias Vecino è stato uno dei primi nomi indicati da Maurizio Sarri, nell’estate del 2015, e Giuntoli – che faticosamente sta inseguendo un sesto uomo a centrocampo – è andato a scovarlo nella propria memoria adesso, per offrire a Gattuso una figura potenzialmente diversa. Ma il tempo è volato via da quei giorni e dall’8 marzo scorso (Juventus-Inter), il mediano-mezzala ha messo assieme soltanto ventidue minuti, prima di doversi operare ad un menisco (27 luglio a Barcellona) che ancora lo fa soffrire. La sua stagione non è ancora cominciata e ce ne vorrà ancora un po’ per tornare in campo. […]
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